Le ipotesi di reato al vaglio della Procura: omicidio volontario e occultamento

Le ipotesi di reato al vaglio della Procura: omicidio volontario e occultamento
«Stiamo procedendo per le ipotesi di reato di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. I punti certi sono che è stata trovata questa persona in una zona...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Stiamo procedendo per le ipotesi di reato di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. I punti certi sono che è stata trovata questa persona in una zona impervia sotto un mucchio di sassi con vicino un coltello carbonizzato così come il cadavere, che risulta irriconoscibile». Il procuratore di Treviso Michele Dalla Costa predica cautela, anche se pare ormai chiaro che il giallo di Possagno è stato risolto nel giro di qualche ora. Come ovvio che sia, la Procura procede per gradi, e fino a quando non ci saranno certezze matematiche non si sbilancia. «I carabinieri hanno scelto in base alle informazioni che avevano una determinata pista collegata all'identità della vittima -afferma il procuratore- Bisognerà comunque attendere le conferme che verranno dopo l'autopsia». Di certo c'è che i due fermati verranno sottoposti a convalida domenica mattina e anche che la Procura di Treviso ha chiesto che rimangano dietro le sbarre. «Abbiamo chiesto la custodia cautelare in carcere -conclude Dalla Costa- perchè riteniamo che, viste le modalità dell'omicidio, siano persone pericolose che possono commettere altri reati o cercare di inquinare le prove». Per gli inquirenti insomma è ancora presto per cantare vittoria, ma tutti gli elementi che hanno in mano sembrano portare in un'unica direzione: questo caso è stato risolto davvero a tempo di record.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino