LE DECISIONIBELLUNO Tutti i Comuni della val Cordevole e della valle del Biois hanno deciso in via precauzionale la chiusura delle scuole al fine di lasciare sgombra quanto più...
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BELLUNO Tutti i Comuni della val Cordevole e della valle del Biois hanno deciso in via precauzionale la chiusura delle scuole al fine di lasciare sgombra quanto più possibile la viabilità principale e allo stesso tempo evitare a persone e mezzi di mettersi in viaggio in condizioni di massima allerta meteo. A Falcade rimangono chiuse le scuole di ogni tipo e grado, all'infuori dell'istituto alberghiero che funzionerà regolarmente. Chiusi oggi anche Canale e Vallada.
LE FERITE DI VAIA
A Cencenighe, ieri sera, il sindaco Mauro Soppelsa era ancora in forse, poi all'ultimo la decisione di chiudere. Anche la val Cordevole abbassa le serrande dei propri plessi scolastici. Alleghe e Livinalongo hanno deciso di chiudere le scuole anche domani, mentre Rocca Pietore e Selva di Cadore lo faranno solo oggi.
Qui ovviamente pesano anche le situazioni che si erano verificate lo scorso anno con la tempesta Vaia e che hanno lasciato segni profondi. Basterà solo pensare che il terreno non ha ancora smaltito l'enorme quantità d'acqua scesa in quei giorni e che ora è sottoforma gi ghiaccio. Difficile ipotizzare come si comporterà in caso di altre piogge o nevicate.
Molti sindaci hanno preferito in questo frangente di ricevere magari qualche critica per eccesso allarmismo, ma sempre meglio che dover rispondere un domani di possibili disastri.
ATTESI TANTI FIOCCHI
Ovviamente i Comuni che hanno deciso di chiudere le scuole sono quelli in cui sono previste delle abbondanti nevicate. Per quanto riguarda le scuole medie di Caprile, il sindaco di Alleghe Danilo De Toni ha concordato la chiusura del plesso per due giorni con i colleghi sindaci di Rocca, Selva e Colle essendo le scuole medie di Caprile comprensive di questi altri comuni. Ora tutti con il naso all'insù e le dita incrociate nella speranza che questa perturbazione possa transitare velocemente senza creare altri problemi al territorio già martoriato pesantemente.
Dario Fontanive
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Il Gazzettino