Le cucce realizzate con scarti di legno

Le cucce realizzate con scarti di legno
PORDENONE - (v.s.) Dopo la prima sperimentale Cat House a Villanova, un'altra decina è pronta a essere disseminata in città. Si tratta di cucce per i gatti posizionate in aree...

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PORDENONE - (v.s.) Dopo la prima sperimentale Cat House a Villanova, un'altra decina è pronta a essere disseminata in città. Si tratta di cucce per i gatti posizionate in aree pubbliche, ben nascoste, dove i volontari possono portare cibo ai gatti randagi che popolano le circa 80 colonie feline. In questo modo non solo i gatti trovano ospitalità temporanea e riparo per mangiare, ma le gattare e i referenti di colonia che si prendono cura degli animali possono mantenere un controllo sulla condizione di salute degli animali. La prima Cat House è stata installata oltre un mese fa. Si tratta di una iniziativa del Comune di Pordenone, che ha accolto il progetto curato dalla Lega Anti Vivisezione (Lav). Le cucce hanno una dimensione di pochi metri quadrati, sono realizzate con materiale di recupero (come i pallet in legno conservati nei depositi comunali), sono sormontate da una tettoia e sono delimitate da una rete di recinzione. Solitamente sono mascherate e nascoste da piante in modo da non essere riconoscibili, per evitare che le persone si sentano autorizzate ad abbandonarvi i propri gatti. Le dinamiche di convivenza sociale dei felini infatti sono molto rigide: le colonie sono delle enclave sorvegliate da un capogatto maschio che non tollera estranei.

«Pensare che abbandonare un gatto in una colonia sia più sicuro è un grande errore, perché quell'animale verrebbe respinto, correndo il rischio di morire per infezioni o di stenti», spiega Guido Iemmi, referente della Lav. Il progetto delle Cat House «è espressione della collaborazione che abbiamo avviato con l'amministrazione comunale», conclude Iemmi. Quanto alle criticità su alcuni luoghi - come la colonia vicino a piazza Risorgimento - lì abbiamo sanato la situazione, abbiamo concluso la sterilizzazione e ora la convivenza è molto più semplice. «Il problema in quel caso è che c'è una gatta che ha opposto molto resistenza e non si è lasciata catturare per la sterilizzazione», conclude il presidente della Lav provinciale.
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Il Gazzettino