Le ambizioni della "nuova destra" che tenta il dialogo con la Meloni

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ROMA - Una nuova unità per contrastare l'ascesa di Salvini. È con questo obiettivo che oggi le tante anime della destra 'diffusa', divenute un insieme eterogeneo di partiti e...

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ROMA - Una nuova unità per contrastare l'ascesa di Salvini. È con questo obiettivo che oggi le tante anime della destra 'diffusa', divenute un insieme eterogeneo di partiti e associazioni satellite dopo il disfacimento di Alleanza Nazionale, provano a riallacciare un filo comune che porti i "reduci" di An a «un patto e ad un appello» da ultimare il 3 ottobre in occasione dell'assemblea della Fondazione di An, in questi mesi vero e proprio pomo della discordia tra gli iscritti. Sono 23 le sigle (da Prima L'Italia a Azione Popolare, da Lista Musumeci a Mezzogiorno Nazionale, fino a Movimento L'Alto Adige nel Cuore) riunite attorno alla piattaforma web ForumDestra che hanno aderito alla «Nuova, vera, unita: un Progetto per la Destra italiana». La convention si concluderà con «un documento di sintesi di tutte le sigle» e tenendo aperto il dialogo con Fratelli D'Italia, spiega l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, uno dei tanti volti noti del panorama della destra, da Italo Bocchino a Ezio Rivellini, da Isabella Rauti a Francesco Biava. Assieme a loro diversi nomi 'in ascesa', come l'altoatesino Alessandro Urzì o il sindaco di Ascoli, l'azzurro Guido Castelli. Unico l'obiettivo: «Vogliamo azzerare ogni rendita di posizione, costruire una Destra di identità e di governo che colmi il vuoto che esiste tra il populismo grillino, gli equivoci padani della Lega e l'area del centrismo liberale e popolare».
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Il Gazzettino