ROMA La Lazio ogni volta che si trova in difficoltà tira sempre fuori il meglio. Ieri nella totale emergenza stava addirittura riuscendo a fare un capolavoro. Macchiato solo...
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FARO DELLA PROCURA FEDERALE
Ieri gli ispettori della procura Figc, guidata dal pm Chiné, hanno voluto vederci chiaro sulla questione dei positivi laziali. Soprattutto perché la comunicazione e le modalità con cui sono emersi hanno fatto accendere un faro. In realtà ogni volta che una squadra rileva un caso gli 007 federali si muovono per capire se è stato rispettato o meno il protocollo. E così ieri il presidente Lotito e gli ispettori, negli uffici del prof. Ivo Pulcini, hanno tenuto una riunione per fare chiarezza su alcuni punti. In particolare capire come sia scoppiato il focolaio. Dai tampone fatti dalla Uefa i positivi sarebbero una decina. Ma come sottolineato dal coordinatore dello staff medico, Fabio Rodia: «Ci sono alcuni casi da verificare». I tamponi dubbi sarebbero tre o quattro. Tra cui Immobile asintomatico. Ora che cosa succede? I giocatori fermati sono stati mandati a casa in isolamento preventivo. Nei prossimi giorni verranno sottoposti a nuovi tamponi. Il regolamento della Figc non fissa un limiti. Tradotto potrebbero farli anche tutti i giorni da qui alla gara contro il Torino. Di sicuro c'è quello obbligatorio a 48 ore dalla sfida. Ieri i tamponi di controllo hanno confermato quanto emerso con quelli Uefa. Il rischio è che Inzaghi possa trovarsi in grande emergenza sia contro il Toro (domenica1 novembre) sia contro lo Zenit in Champions (mercoledì 4). Ecco perché la società potrebbe valutare di chiedere un rinvio contro della sfida contro i granata come sottolinea il ds Tare: «Il pensiero ci passa, ma dobbiamo aspettare tutte le verifiche dei tamponi e venerdì tireremo le somme su tutta questa situazione».
Emiliano Bernardini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino