LAZIO A MILLE, GOLEADA ROMA

LAZIO A MILLE, GOLEADA ROMA
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SERIE A
Lo choc è forte e il calcio si allinea all'allarme del Paese per difendersi dal nemico invisibile che attenta alla vita e alle certezze degli italiani. Il flagello Coronavirus costringe per precauzione allo stop del programma domenicale: rinviate a data da desinarsi quattro gare su sei in serie A (Atalanta-Sassuolo, Inter-Sampdoria, Verona-Cagliari, Torino-Parma), più altre partite in serie C, nei tornei minori e giovanili, nel massimo campionato hanno giocato ieri solo le due romane che ottengono due vittorie diverse ma altrettanto importanti.

La Lazio mette pressione alla Juve con una gara autoritaria in casa di un Genoa mai domo, la Roma riprende la sua marcia dopo tante sconfitte travolgendo il Lecce e rimettendosi a caccia del quarto posto dell'Atalanta.
Per il team di Inzaghi è l'ennesima prova di maturità, la 16/a vittoria in 20 gare, ottenuta col piglio della protagonista. Un gol iniziale di Marusic spiana la strada agli ospiti che non mollano la presa. Immobile raddoppia col 27/o sigillo in 25 gare, lo stesso ruolino di marcia che portò al record di Angelillo, poi superato da Higuain. Il Genoa reagisce e si rimette in gara con Cassata, poi una magia su punizione di Cataldi regala tre punti preziosi rendendo inutile il 3-2 su rigore di Criscito al 43'.
Il recupero è una bolgia ma il Genoa non riesce a pareggiare, brava la Lazio a chiudersi nell'assalto finale, mentre Lazzari in contropiede all'ultimo minuto di recupero sbaglia la quarta rete con Perin c he respinge a pugni chiusi.
La Lazio cresce di convinzione, sa affrontare la pressione ora che non può nascondere le sue ambizioni di scudetto. In attesa del recupero dell'Inter sembra proprio la formazione di Inzaghi l'avversaria più tosta che avrà la Juve. Alla fine applausi per tutti con la Lazio che tiene il ritmo dei campioni d'Italia e il Genoa che nonostante la sconfitta ha dimostrato di essere vivo e pronto a lottare per la salvezza.
RIPARTENZA
Dopo tre sconfitte rovinose la Roma ritrova alcune delle sue certezze con un rotondo successo che le permette di restare agganciata alla Champions League su un Lecce mai in partita, salvo una traversa di Lapadula. Mkhitaryan sale in cattedra, come nelle giornate migliori della sua carriera, Dzeko continua a creare assist al bacio e le occasioni fioccano copiose. Under e Mkhitaryan aprono le danze, poi nella ripresa Dzeko e Kolarov riconciliano in parte il pubblico con la Roma che riprende la sua corsa e prepara nel modo migliore il ritorno di Europa League in Belgio.
«Oggi siamo stati bene in campo, dando tutto dal primo all'ultimo minuto - commenta Dzeko nel dopo gara- Due mesi senza vincere all'Olimpico sono troppi. Non mi piace parlare di ciò che è successo, guardiamo avanti. Il Gent? In casa abbiamo vinto 1-0, non prendendo gol che è sempre importante in Europa. Proveremo ad andare in Belgio per vincere e superare il turno».
BULGARI IN ANSIA

L'Inter, sorpresa e dispiaciuta dal pur necessario rinvio della sfida con la Samp, ha anche il problema del ritorno dei sedicesimi di Europa league, previsto per giovedì 27 a Milano contro i bulgari del Ludogorets già battuti 0-2 all'andata. La gara si giocherà molto probabilmente a San Siro ma inderogabilmente a porte chiuse (troppo stretti i tempi per organizzare una partita in campo neutro): manca solo la conferma ufficiale. Il Ludogorets ha sollecitato chiarimenti sia alla Uefa che all'Inter. A Milano sono attesi 600 tifosi dalla Bulgaria. Imminente la decisione ufficiale. Impossibile ipotizzare un rinvio del match di Europa League, anche perché il calendario della squadra nerazzurra è congestionato di partite tra Campionato, Coppa Italia e, appunto, Europa.
R.S.
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Il Gazzettino