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ROVIGO Finalmente sono partiti i lavori di sistemazione di Torre Donà: ora è una corsa contro il tempo per terminare il cantiere entro dicembre e consegnare ai rodigini un nuovo spettacolare belvedere sulla città.
Dopo i pesanti ritardi nell'avvio dei lavori, che ne hanno fatto slittare l'apertura di almeno sei mesi, è stata individuata una nuova ditta in grado di portare a termine il progetto da circa 190 mila euro che rimetterà a nuovo i principali giardini pubblici di Rovigo. Nell'estate del 2017 l'ex assessore alla Progettazione Europea Alessandra Sguotti aveva presentato un progetto per partecipare ad un bando emesso del Gal Adige, con l'obiettivo di sistemare una delle due torri di Rovigo, la più alta, inagibile da almeno 50 anni, oltre ai giardini sottostanti. Il piano prevede la ristrutturazione della Donà, permettendo ai visitatori di salire in cima ai suoi 51 metri di altezza e vedere la città dal suo punto più alto. Nella giornate di maggiore visibilità sarà persino possibile vedere molto nitidamente i monti Berici e Lessini, oltre ai Colli Euganei.
RIQUALIFICAZIONE
L'intervento di sistemazione e riqualificazione è molto ampio e va dall'installazione della nuova pavimentazione in legno e della scale interne, alla pulizia delle deturpanti scritte fatte dai vandali con lo spray, fino allo smontaggio dei parapetti di sicurezza sul bordo della cima della torre. Sarà poi ampliata la rete di illuminazione di tutto il parco, attualmente buio e quindi non frequentato dal pubblico nelle ore notturne, uno spazio frequentemente utilizzato da malintenzionati, oltre ad un sistema di videosorveglianza all'avanguardia. Saranno sistemati anche gli esterni dei sotterranei, quelle stanze che sono state ristrutturate nell'intervento di generale di circa 10 anni fa e per lungo tempo hanno anche ospitato la sede della Pro loco rodigina e i bagni pubblici.
IL COSTO
Un intervento che complessivamente costa 190 mila euro, di cui 130 mila euro solo per la Torre. Il 10 settembre dello scorso anno la progettazione esecutiva era stata affidata all'architetto Marco Bressanin, presidente della Pro Loco. Nei mesi passati, nonostante siano stati eseguiti i primi interventi preliminari di rimozione del guano e del resto di sporcizia che ricopriva l'area su cui sorgerà il cantiere e sulla cima dell'antica torre del castello di Rovigo, si sono accumulati una serie di intoppi burocratici e di problemi con la ditta appaltatrice che hanno continuamente posticipato l'avvio dei lavori. Questo ha portando l'assessorato ai Lavori Pubblici, diretto da Giuseppe Favaretto, a premere sull'acceleratore e avviare alla volta di ottobre il cantiere, che, per contratto, avrà una durata massima di 90 giorni, ricorrendo a una nuova ditta.
MINI-GARA
È stata svolta una mini-gara per l'affidamento ed è già stato percorso tutto l'iter burocratico, arrivando già la scorsa settimana ad aprire il cantiere. Ieri e oggi gli operai non hanno lavorato, vista la presenza della Fiera d'Ottobre, ma da domani riprenderanno i lavori.
Alberto Lucchin
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Il Gazzettino