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Era il 2009 quando aprivano i battenti del museo-latteria di Feder ora di proprietà del Comune di Canale, che custodisce l'attrezzatura lattiero casearia dell'antico Caselo che rischiava come tante altre di andare dispersa. Non è stato così grazie all' associazione culturale El Van che ha strappato il Caselo a un destino che è stato ineluttabile per altre strutture analoghe sul territorio della nostra provincia; ogni anno, specialmente d'estate, questa sorta di finestra permanente sul passato è visitata da un grande numero di persone. La gestiscono facendo anche da guide per i turisti Doris Scardanzan, presidente del El Van, Giulia Fiocco, la segretaria e Luisa Bortoli.
Prestano volentieri il loro tempo per far conoscere tecniche e strumenti che appartengono a un tempo che non c'è più, una specie di tuffo in anni in cui l'orologio si è fermato. «I visitatori rimangono affascinati da questo viaggio nel tempo», spiega Giulia Fiocco
El Van oltre a curare le visite guidate alla latteria spromuove numerose altre iniziativa: «A dieci anni dalla fondazione del sodalizio - spiega Giulia Fiocco- vogliamo realizzare un pieghevole per illustrare la nostra attività con tanto di resoconto anche sotto l'aspetto economico, gran parte dei nostri proventi deriva dalla lotteria legata alla sagra di Feder e ci sembra giusto dare un resoconto aggiornato di come impieghiamo le entrate; ad esempio abbiamo devoluto mille euro come contributo volontario al Comune di Canale per i danni di Vaia e inoltre abbiamo istituito due borse di studio alla memoria di Aldo Valentino. Nel nostro piccolo, cerchiamo di contribuire e offrire iniziative che abbiano una ricaduta positiva sulla comunità».
Dario Fontanive
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Il Gazzettino