Ladri all'Oviesse? Un affare di famiglia

Ladri all'Oviesse? Un affare di famiglia
MARCONAlla fine li hanno presi. E così si è scoperto che i furti seriali all'Oviesse del Valecenter di Marcon altro non erano che un affare di famiglia. Proprio così. I...

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MARCON
Alla fine li hanno presi. E così si è scoperto che i furti seriali all'Oviesse del Valecenter di Marcon altro non erano che un affare di famiglia. Proprio così. I carabinieri, allertati dai responsabili del negozio stanchi di subire continui taccheggi, sono riusciti a bloccare il quartetto di manoleste: madre e figlio minorenne, patrigno, e amica del cuore. Tutti veneziani, tutti incensurati, tutti col vizietto di rubare capi di vestiario e cosmetici per rifarsi il guardaroba gratis. Lei di anni 40, lui 55, il figlio 14 e l'altra 27. Agivano in gruppo con ruoli ben definiti: in particolare all'adolescente era stata affidata la borsa con il magnete per ingannare i sensori di controllo e con il taglierino per rimuovere le placche anti razzie e dove venivano nascosti gli acquisti.

L'ultimo colpo, quello dell'altro ieri, è stato loro fatale: il conto non pagato ammontava a oltre duecento euro. Ed è bene chiarire che non si tratta di gente che rubava per mangiare, bensì che rubava quasi per abitudine puntando su beni voluttuari e quindi non certo di prima necessità.
A facilitare l'azione di questo genere di malintenzionati, secondo i miliari, è anche la dislocazione delle casse che, al contrario degli altri esercizi commerciali, non solo collocate all'uscita, bensì al centro dell'area espositiva.
Nella stessa trappola sono caduti anche due moldavi trasfertisti, una coppia di 31enni, non residenti in zona: a loro carico dei precedenti specifici; si erano impossessati di merce del valore complessivo di 60 euro. Sia loro che i colleghi autoctoni sono finiti denunciati a piede libero per reati contro il patrimonio.
Dal comando dell'Arma la promessa che nei prossimi giorni continueranno in maniera massiccia i controlli nei centri dello shopping, nei locali pubblici e nei luoghi aggregazione a fini soprattutto preventivi.
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Il Gazzettino