Un donatore compatibile non è ancora stato trovato. I tempi stringono e quella di curare una bambina di appena tre anni, affetta da una rarissima forma di leucemia che colpisce...
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Il calvario era cominciato circa tre mesi e mezzo fa. La piccola, all'improvviso, aveva cominciato a non magiare più e la febbre era sempre molto alta. I medici, dopo qualche tentennamento, avevano deciso di sottoporla agli accertamenti del caso e il responso era stato agghiacciante: le era stata diagnosticata la leucemia mielomonocitica infantile. In Italia ci sono pochissimi casi. Nei mesi scorsi i genitori, colpiti da uno sconforto totale, avevano deciso di tentare il tutto per tutto e di pubblicare un post su Facebook che, nel giro di appena due giorni, aveva totalizzato migliaia tra condivisioni. Nel messaggio, in particolare, il papà aveva lanciato un appello: «Sto cercando urgentemente un donatore di midollo osseo: se conoscete qualche persona disposta ad un'eventuale donazione (deve avere al massimo 35 anni) contattate l'Admo o il più vicino punto Avis. Grazie a tutti quelli che si muoveranno per cercare di far sorridere ancora mia figlia». Il messaggio si era diffuso a macchia di leopardo e nel giro di poche ore erano arrivate sul telefonino del padre centinaia tra messaggi e chiamate. La bella notizia era che c'erano diverse di persone disposte a donare il proprio midollo. «Sono rimasto sorpreso dalla solidarietà delle persone e dalla loro disponibilità ad aiutare me, mia moglie ma soprattutto la nostra figlioletta. I medici non si sbilanciano e dicono che, una volta trovata la persona compatibile, c'è il 50% della possibilità che l'intervento riesca. Non ci resta che pregare e sperare che tutto vada bene». Tuttavia al momento non è stato ancora trovato un donatore compatibile. Da qui il nuovo appello.
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Il Gazzettino