LA VISITA SPRESIANO (TREVISO) Il modello Treviso per il riciclo dei rifiuti verrà

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LA VISITASPRESIANO (TREVISO) Il modello Treviso per il riciclo dei rifiuti verrà esteso a tutta l'Italia. La consacrazione è arrivata dal vicepremier Luigi Di Maio, ieri in...

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LA VISITA
SPRESIANO (TREVISO) Il modello Treviso per il riciclo dei rifiuti verrà esteso a tutta l'Italia. La consacrazione è arrivata dal vicepremier Luigi Di Maio, ieri in visita nel centro di Contarina, la società sotto controllo pubblico che gestisce la raccolta differenziata in 50 Comuni della Marca. «È questo il modello che dobbiamo esportare detta il ministro lo faremo attraverso una norma, su cui stiamo lavorando nella legge di bilancio, che permetterà a tutti gli italiani di pagare le tasse sui rifiuti in base all'immondizia effettivamente prodotta e non in base ai metri quadrati della propria casa».

LO SCHEMA
Si chiama tariffa puntuale. Nel territorio di Contarina è da tempo una realtà. La società trevigiana non ha paragoni in Italia. Qui la raccolta differenziata tocca l'85%. Con le tariffe più basse: nella Marca la media è di 185 euro all'anno contro 304 euro a livello nazionale. Dal centro di Spresiano hanno subito dato la propria disponibilità a far scuola al resto d'Italia. «Il nostro schema può essere esportato dice Michele Rasera, direttore generale di Contarina abbiamo dato la disponibilità a intervenire in altre zone d'Italia». Proprio quello che Di Maio voleva sentirsi dire. «Se riusciamo ad ampliare il modello Treviso sottolinea il ministro non serviranno più i mega impianti di incenerimento». Ma non ci sono solo rose e fiori. Contarina tratta in tutto circa 150mila tonnellate di rifiuti all'anno. Pur riciclando come nessun altro, poco meno del 15% resta rifiuto urbano indifferenziato: 7mila tonnellate finiscono in discarica e altre 12mila prendono proprio la via dell'inceneritore, in questo caso Padova. Dimitri Coin, deputato della Lega, l'ha sottolineato con forza proprio durante la visita: «Anche con una differenziazione elevatissima, c'è sempre una percentuale di rifiuti che deve essere incenerita; fino a quando non si troveranno altri sistemi, non ci sono alternative». Una visione condivisa pure da Franco Zanata, presidente di Contarina: «Gli inceneritori sono indispensabili, non tutto il rifiuto è riciclabile. Rimane sempre una quota. Ed è bene che non finisca in discarica».

Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino