È al pronto soccorso, dove la donna arriva stremata dopo anni di soprusi psicologici e fisici, che il problema della violenza subita soprattutto in famiglia va affrontato, non...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La giornata multidisciplinare è stata organizzata dall'Ordine dei medici in collaborazione con "Emergency Medicine and Care": «La violenza alle donne, ai bambini, agli anziani, che ha dei costi sociali e sanitari notevoli, va affrontata su due fronti - osserva la dottoressa Antonella Agnello dell'Ordine dei medici di Padova, coordinatrice del comitato scientifico del convegno e membro della consulta deontologica della federazione nazionale degli Ordini medici con la creazione di una rete che sostenga il pronto soccorso e si prenda cura della "vulnerabilità", parola inserita nel nuovo codice deontologico della nostra professione, della vittima. E con un'attenzione particolare alla "comunicazione come tempo di cura". I medici, opportunamente formati, devono tornare ad ascoltare il paziente, come "sentinelle" non devono sottovalutare i segnali, anche non verbali, che rivelano episodi di violenza. Non è un caso che nelle cartelle dei medici di base ci siano pochissimi riferimenti a maltrattamenti, spesso si preferisce non approfondire, o meglio si è costretti, in mancanza di un supporto efficace che ci aiuti a risolvere un problema che non riguarda esclusivamente le donne, ma l'intera famiglia». L'Ordine punta molto a sensibilizzare gli studenti delle superiori, educandoli alla relazione e al rispetto, contrastando la discriminazione tra i sessi: «Il 9 dicembre concluderemo in sala Paladin del municipio un progetto portato avanti al liceo classico Tito Livio con il Soroptimist, l'Ulss e il Comune preannuncia la dottoressa Agnello la prevenzione deve partire coinvolgendo i più giovani, che si stanno dimostrando molto interessati».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino