LA VIGILIA TORINO Una Juventus come quella della Supercoppa, possibilmente ancora

LA VIGILIA TORINO Una Juventus come quella della Supercoppa, possibilmente ancora
LA VIGILIATORINO Una Juventus come quella della Supercoppa, possibilmente ancora meglio. «Quando entri in campo con quella voglia, quella determinazione e quell'atteggiamento...

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LA VIGILIA
TORINO Una Juventus come quella della Supercoppa, possibilmente ancora meglio. «Quando entri in campo con quella voglia, quella determinazione e quell'atteggiamento arrivano risultati positivi - dice Andrea Pirlo alla prima vigilia dopo il trofeo conquistato a Reggio Emilia - e vincere aiuta a vincere: c'è grande entusiasmo ed euforia dopo la partita dell'altra sera, è stato il mio primo trofeo e spero che ce ne siano ancora tanti».

Nella testa dei bianconeri ci sono «gli obiettivi futuri e il primo ostacolo che abbiamo - sottolinea Pirlo - si chiama Bologna; siamo pronti e lavoriamo per migliorare ancora». Uno degli aspetti resta la fase difensiva: «Il fatto di non stare concentrati per 90 minuti e aver perso qualche punto è un po' il nostro tallone d'Achille - l'ammissione del tecnico - ma non è per niente facile: si gioca ogni tre giorni, ci sono partite molto più aperte e le squadre pensano più ad attaccare che a difendersi, è così anche negli altri campionati in Europa. Dobbiamo crescere, anche perché si sa che in Italia chi ha la migliore difesa solitamente vince il titolo».
I bianconeri hanno ancora tanto terreno da recuperare sulle due milanesi, pur con la gara di campionato in sospeso contro il Napoli. «Ci sono cinque o sei squadre più o meno dello stesso livello, il Milan resta la formazione da battere: hanno una grande continuità, noi dobbiamo pensare solo a noi stessi e a vincere, considerando che tanti scontri diretti del ritorno saranno a Torino».
Oggi alle 12.30 ritroverà Sinisa Mihajlovic, suo «professore» durante un corso a Coverciano e rivale nel calciare le punizioni: «Tenne una lezione lo scorso maggio, lo ringraziai perché era stato molto interessante e imparai tante cose - rivela Pirlo -, ma non mi ha svelato tutti i suoi segreti perché gli allenatori cambiano strategie a seconda di chi affrontano. Calci da fermo? Basta guardare i numeri per vedere chi è il migliore tra noi due...».
Per il lunch-match dello Stadium Pirlo recupera anche De Ligt, diventato negativo al Covid e subito convocato, mentre Alex Sandro è ancora positivo. L'infermeria, intanto, si svuota: «Gli infortunati sono a disposizione: Chiesa e Frabotta stanno meglio, Demiral si è allenato con il gruppo e sceglierò tra lui e Chiellini, mentre Dragusin probabilmente avrà la sua chance mercoledì sera in Coppa Italia».

Mihajlovic non è certo in soggezione. Provarci sempre è la sua filosofia. La Juve non fa eccezione. Quanto all'incrocio con Pirlo ci scherza un po' su: «L'ho avuto a lezione a Coverciano e mi ha pure mandato un sms per ringraziarmi e farmi i complimenti. Conosce i nostri segreti, quindi qualcosa dovrò cambiare», ha spiegato il tecnico rossoblù. E ha voluto puntualizzare sulle punizioni: «Le calciavo meglio io. Abbiamo lo stesso numero di gol, ma una sua poteva essere catalogata come autogol e io ho molte meno partite di lui in Italia. Penso lo riconoscerà anche lui». Mihajlovic crede nell'impresa: «Non andiamo a Torino in gita, possiamo batterli, ci proveremo. Lo dico perché ci credo davvero. Ci siamo allenati bene, stiamo recuperando gli uomini e pure Mbaye e Medel, seppure non ancora al meglio, hanno chiesto di seguire la squadra a Torino».
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Il Gazzettino