LA VICENDA TOLMEZZO È stato deciso il trasferimento nel carcere di massima

LA VICENDA TOLMEZZO È stato deciso il trasferimento nel carcere di massima
LA VICENDATOLMEZZO È stato deciso il trasferimento nel carcere di massima sicurezza di Tolmezzo di Roberto Spada, che era stato arrestato per l'aggressione ai danni della troupe...

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LA VICENDA
TOLMEZZO È stato deciso il trasferimento nel carcere di massima sicurezza di Tolmezzo di Roberto Spada, che era stato arrestato per l'aggressione ai danni della troupe televisiva della trasmissione Nemo della Rai il 7 novembre ad Ostia. Spada in precedenza si trovava nella casa circondariale di Regina Coeli. Il 22 novembre si terrà l'udienza del tribunale del Riesame sulla sua posizione. Stando a quanto si è potuto apprendere, il trasferimento è stato deciso su proposta del ministero della Giustizia: la decisione, condivisa dalla Procura, è legata al fatto che Regina Coeli non è attrezzata per l'alta sicurezza, mentre negli altri istituti penitenziari della regione mancherebbero le condizioni ambientali idonee per la detenzione di Spada. Così la scelta è ricaduta sulla struttura di massima sicurezza di Tolmezzo.

Proprio nel carcere dell'Alto Friuli si trovava recluso anche Salvatore Buzzi che, invece, al contrario, è stato trasferito dal penitenziario friulano a quello di Rebibbia. Buzzi, condannato a 19 anni dai giudici della decima sezione penale del tribunale capitolino, a conclusione del primo processo, ma assolto dall'accusa di mafia nell'ambito dell'inchiesta Mondo di mezzo, avrà ora la possibilità di seguire di persona e non più in collegamento video le udienze del procedimento nel quale è indagato
Il trasferimento di Buzzi da Tolmezzo alla capitale, infatti, a quanto si è potuto apprendere, è stato concesso al detenuto proprio per consentirgli di partecipare alle udienze del gup Monica Ciancio che deve pronunciarsi sulla richiesta di rinvio a giudizio di 24 imputati, tra i quali lo stesso Buzzi, nell'ambito di uno dei capitoli dell'inchiesta su Mondo di Mezzo. Ieri, tuttavia, il detenuto ha rinunciato a partecipare all'udienza.
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Il Gazzettino