La verità nascosta sul caso di Giulio Regeni

La verità nascosta sul caso di Giulio Regeni
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AMNESTY INTERNATIONAL

Rovigo non ha mai dimenticato Giulio Regeni. 25 gennaio 2016, 25 gennaio 2020: sono già passati quattro anni dalla tragica scomparsa del giovane ricercatore friulano, in Egitto, in circostanze mai chiarite. Amnesty International e Voci per la libertà, ieri pomeriggio, hanno organizzato una manifestazione in piazza Vittorio Emanuele per chiedere verità e giustizia. Gli organizzatori hanno sottolineato: «Le autorità egiziane si ostinano ancora a coprire chi ha organizzato il sequestro e torturato il ragazzo, un delitto di Stato che stavolta ha riguardato un cittadino italiano, in un Paese già noto per le violazioni dei diritti umani. I quattro governi italiani che si sono avvicendati in questi anni non hanno mai saputo, o voluto, chiedere verità per Regeni. Su centinaia di edifici pubblici, abitazioni e balconi privati in tanti hanno aderito e affisso lo striscione per Giulio. Hanno aderito anche diversi comuni polesani, come Rovigo, Adria, Taglio di Po, Polesella, San Bellino, Occhiobello, San Martino di Venezze».
LA DIGNITÀ DEI GENITORI
Il sindaco Gaffeo ha portato i saluti: «Sono qui per tanti motivi, come sindaco e come padre: posso solo intuire lo strazio sempre dignitoso dei genitori di Giulio. E sono qui come collega, capire la verità in alcuni Paesi può costare la vita. Sono qui come persona, perché i diritti umani sono un tema di tutti. La frase che vorrei prendere come spunto è Non odiare, ma non dimenticare'». E' intervenuto anche l'assessore di Adria Andrea Micheletti. Hanno portato un saluto Samuel Scavazzin e Pieralberto Colombo, in rappresentanza rispettivamente di Cisl e Cgil. Dopo il commovente minuto di silenzio, spazio a due canzoni dei Marmaja e alla lettura di un messaggio dei genitori di Giulio, tra gli applausi della folla.
Alessandro Garbo
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Il Gazzettino