La Vallonia ribadisce il no all'accordo Ue-Canada

La Vallonia ribadisce il no all'accordo Ue-Canada
BRUXELLES - La Vallonia - una delle tre Regioni federate nel Belgio - non cede e ribadisce il veto alla firma, da parte del governo belga, all'accordo di libero scambio Ue-Canada...

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BRUXELLES - La Vallonia - una delle tre Regioni federate nel Belgio - non cede e ribadisce il veto alla firma, da parte del governo belga, all'accordo di libero scambio Ue-Canada (Ceta). L'accordo, già raggiunto tra Ue e Canada, doveva essere firmato dopodomani, in un apposito vertice Ue-Canada a Bruxelles. Ma serve il consenso di tutti i governi europei, e quello del governo federale del Belgio - pur favorevole all'accordo - non può esserci per il veto posto dal Parlamento della Vallonia. L'Europa prova a forzare la mano, e per ora si rifiuta di cancellare il vertice di giovedì, accusando la Vallonia (3,5 milioni di abitanti) di «tenere in ostaggio» l'accordo Ue-Canada, molto atteso tra l'altro dai produttori europei perché migliora la tutela dei prodotti tipici, come Grana padano, prosciutto di Parma, eccetera. Ma secondo Paul Magnette, presidente della Vallonia, il trattato di libero scambio tra Ue e Canada aprirebbe il mercato comune europeo a produzioni americane realizzate secondo normative assai meno rigide in termini di tutela dei consumatori e dell'ambiente, le quali - anche grazie agli accordi di libero scambio già esistenti tra Usa e Canada - rischierebbero di poter invadere il vecchio continente.

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Il Gazzettino