La tromba d'aria, sei anni fa, gli ha distrutto tutto: l'azienda agricola e poi

La tromba d'aria, sei anni fa, gli ha distrutto tutto: l'azienda agricola e poi
La tromba d'aria, sei anni fa, gli ha distrutto tutto: l'azienda agricola e poi la casa. «Dopo sei anni, rivedendo quanto successo nella Riviera del Brenta, ho ripercorso il mio...

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La tromba d'aria, sei anni fa, gli ha distrutto tutto: l'azienda agricola e poi la casa. «Dopo sei anni, rivedendo quanto successo nella Riviera del Brenta, ho ripercorso il mio dramma e una ferita si è riaperta». Alessio Baggio, imprenditore agricolo di Vallà di Rese, in via Ca' Miane, una delle zone più colpite dalla tromba d'aria del 6 giugno 2009, non dimenticherà mai più quanto provato. Ed è solidale con la popolazione della Riviera. «Quando ho visto in televisione quello che era successo in Riviera del Brenta, ho pianto. Ho rivisto quel lontano 6 giugno. Erano le 15.15 - spiega Baggio - Non potrò mai scordare quel rumore, tutto che volava, comprese le nostre serre e poi la casa. Dopo quei momenti di terrore ho capito che eravamo vivi, ma non avevamo più nulla».

La tromba d'aria si concentrò, per l'80% a Vallà, per poi "spegnersi" tra Trevignano, Altivole, Castelfranco, Castello di Godego. «Quando abbiamo visto quelle immagini, ci sono venuti i brividi -spiega Baggio- Ricordo che dopo la terribile paura, per quindici giorni sono stato un automa. Vagavo, lavoravo, ma non riuscivo a capacitarmi». Poi, continua: «Chi devo ringraziare? Se ce l'abbiamo fatta, diciamo grazie ai tanti volontari che per 15 giorni ci hanno aiutati; anche 40 persone al giorno tra alpini e protezione civile, impossibile non ricordarli. Poi, devo ringraziare il sindaco la Regione e la Coldiretti perché grazie al loro impegno, dopo la fase di emergenza, siamo riusciti a riprendere l'attività».

Il primo cittadino di allora era Gianluigi Contarin, attuale assessore provinciale e quel 6 giugno del 2009 lo ricorda anche perché era periodo di elezioni amministrative (poi sarà rieletto sindaco ndr.). «Non potrò mai dimenticare la sensazione di disastro, di dramma e il male, anche fisico, che ho provato quando sono arrivato dalla zona del Civ a via 27 aprile, via Ca' Miane. Ho visto la distruzione totale». Ma come un comandante in capo ha preso subito le redini della situazione istituendo il Centro operativo comunale nel centro sociale di Vallà. Fu immediatamente trovato l'alloggio per 30 sfollati, contate le 350 abitazioni danneggiate, le 30 attività artigianali e industriali in ginocchio, insieme a una decina di aziende agricole: «Abbiamo preso contatti con le banche per agevolare l'accesso al credito, quindi con la Provincia e la Regione e l'allora Ministro Luca Zaia per la modifica della legge sui contributi -ricorda Contarin- e cominciato a sensibilizzare l'opinione pubblica per avere contributi ed offerte. La risposta è stata sorprendente: 260mila euro di offerte che una commissione comunale ha usato per i casi più urgenti. Un milione di euro subito dalla Provincia per affrontare l'emergenza e poi da dicembre a gennaio furono stanziati altri 10 milioni di euro. Abbiamo chiuso l'iter della tromba d'aria di Vallà nel 2012 con le congratulazioni dei funzionari ministeriali che sono arrivati da Roma». E conclude: «Noi ce l'abbiamo fatta, adesso dobbiamo aiutare i più sfortunati». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino