LA TESTIMONIANZA SAONARA «Io assessore da quasi un decennio nella mia Saonara,

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LA TESTIMONIANZASAONARA «Io assessore da quasi un decennio nella mia Saonara, senza lavoro e con un futuro ricco di incognite. In vent'anni di attività non mi ero mai trovato in...

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LA TESTIMONIANZA
SAONARA «Io assessore da quasi un decennio nella mia Saonara, senza lavoro e con un futuro ricco di incognite. In vent'anni di attività non mi ero mai trovato in una situazione del genere, con la paura di non avere la liquidità per sfamare la mia famiglia». A parlare è Simone Bettin, 47 anni, che dal 2000 è proprietario di un banco ambulante di abbigliamento in società con la moglie Alessia Bacco. «Il 5 marzo mattina dovevo recarmi al mercato - ha raccontato commosso - ma il mondo e cambiato. In questi due mesi abbondanti mi sono dedicato a tempo pieno all'attività di assessore al Commercio nel mio comune di Saonara e ho avuto più tempo per stare in famiglia. Ho vissuto momenti di grande dolore, ringrazio tutti coloro che mi hanno dedicato una parola di conforto».

La tanto attesa riapertura è fissata per lunedì. Simone (che percepisce una retribuzione ridotta da assessore) e la moglie Alessia non stanno più nella pelle: «Il nostro primo appuntamento sarà al mercato di Vigonovo - hanno riferito - sarà come iniziare una nuova avventura, con nuove restrizioni, mille attenzioni, ma con l'entusiasmo del primo giorno. Togliere ad un Veneto il lavoro significa privarli della propria dignità. Siamo consapevoli che dovremo lavorare con oggettive difficoltà per continuare nell'opera di contrasto del Covid-19, tuttavia l'importante era ripartire».

Simone Bettin, grazie anche al ruolo amministrativo che ricopre, è tra gli ambulanti più conosciuti della provincia di Padova e della riviera del Brenta. A nome di tanti suoi colleghi che negli ultimi due giorni hanno faticato non poco per sbarcare il lunario, racconta: «La nostra categoria ha sofferto parecchio. Soltanto i colleghi che vendono alimenti a ciclo ridotto hanno potuto lavorare, noi ci siamo arrangiati con qualche vendita online. Briciole, ma che tuttavia ci hanno consentito di mantenere un certo contatto con la nostra clientela». L'assessore conclude con un appello: «Per lavorare serenamente avremo bisogno dell'aiuto di tutti, a cominciare dalla clientela dei mercati. Se prima potevamo avere un rapporto stretto con ognuno dei visitatori, adesso dovremo muoverci mantenendo le distante e annullando ogni tipo di contatto. Servirà un po' di pazienza da parte di tutti, ma è l'unica strada che possiamo percorrere se vogliamo tornare ad un briciolo di normalità».
Cesare Arcolini
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino