La tassa di soggiorno slitta, si paga a maggio

La tassa di soggiorno slitta, si paga a maggio
SANTO STEFANOAlla fine l'imposta di soggiorno, in Comelico, è slittata al primo maggio. Responsabilità, stavolta, non imputabile a Covid-19. Ben prima dell'emergenza il...

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SANTO STEFANO
Alla fine l'imposta di soggiorno, in Comelico, è slittata al primo maggio. Responsabilità, stavolta, non imputabile a Covid-19. Ben prima dell'emergenza il Consiglio dell'Unione montana comeliana aveva infatti differito l'entrata in vigore dell'imposta di soggiorno da Capodanno all'inizio del quinto mese. Con il rinvio è stato anche cassato dall'apposito regolamento il nome di Sappada, staccatasi ormai da tempo.

IL PERCHÈ

Il consigliere Marco Staunovo Polacco ha spiegato ai colleghi che in effetti, dopo l'approvazione consiliare dello scorso aprile, per vari motivi, dal cambio delle amministrazioni a priorità diverse e impegni sopraggiunti, non è stata fatta la prevista campagna informativa presso gli operatori economici interessati. Inoltre un gruppo di lavoro, costituito su iniziativa della giunta dell'Um, ha verificato la situazione con vari rappresentanti degli albergatori e con il Consorzio turistico. E, visto che ormai le offerte per la stagione invernale erano già state diffuse e molti clienti avevano prenotato, è emersa la necessità di differire il termine di inizio dell'applicazione dell'imposta di soggiorno. Prima del nuovo coronavirus era stato previsto di individuare un possibile impiego degli incassi e di informare gli operatori interessati. Durante la seduta, il consigliere Ivano Mattea ha ribadito l'orientamento contrario del Comune di Danta, mentre il collega Oscar Meneghetti di Santo Stefano ha chiesto che il programma per l'impiego degli introiti sia messo per iscritto ed inviato ai cinque sindaci e agli interessati. Il differimento è stato approvato a maggioranza, con sette consiglieri favorevoli e quattro astenuti (Ivano Mattea, Mirco Menia D'Adamo, Elisabetta Casanova Borca ed Oscar Meneghetti). Nel 2019 si era deciso che l'imposta sarebbe stata attuata a partire dal primo gennaio. Su un massimo, fissato dalla normativa, di cinque euro per notte di soggiorno, gli amministratori comeliani avevano anticipato che la quota prevista in Comelico sarebbe stata, mediamente, di un euro, e che il gettito sarebbe stato destinato a finanziare interventi di carattere turistico.
Yvonne Toscani
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Il Gazzettino