La svolta del futuro: per resistere: meno manodopera e più tecnologia

La svolta del futuro: per resistere: meno manodopera e più tecnologia
PORDENONE - (d.l.) La "bufera" non è ancora passata. Ma le imprese stanno velocemente cambiando. Alcune delocalizzano sui mercati low-cost, altre "localizzano" (cioé vanno a...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PORDENONE - (d.l.) La "bufera" non è ancora passata. Ma le imprese stanno velocemente cambiando. Alcune delocalizzano sui mercati low-cost, altre "localizzano" (cioé vanno a produrre su nuovi mercati per rafforzare la presenza sul territorio, esempi eccellenti: la Brovedani di San Vito e la Savio di Pordenone), altre ancora diventano leader di prodotto o leader del basso costo. Moltissime resistono tagliando costi, riducendo margini e tagliando salari. Ma quale potrà essere l'impresa metalmeccanica (ma non solo) del futuro a Pordenone? «Sarà - Renato Mascherin, vicepresidente della Sezione meccanica Unindustria nonché ad del Gruppo Brovedani prova a tracciare alcune linee di rilancio - sicuramente con un numero di addetti decisamente più basso rispetto alle vecchie imprese. Dentro ci saranno molte più competenze e molti più talenti. Dobbiamo tornare a creare giovani talenti. Perché quello che sappiamo fare noi italiani, con la creatività e la passione che sappiamo metterci, non è una cosa che si trova facilmente in giro per il mondo. L'impresa del futuro sarà "aggregata" per filiere e saprà presentarsi sul mercato come unico interlocutore. Si baserà sul trinomio: produttività-competitività-meritocrazia. E poi è necessario toccare il costo del lavoro, non certo tagliando gli stipendi ma agendo sul fisco». Insomma: imprese "Eta-beta", grande cervello e corpo piccolo. Poca manodopera e molta "mentedopera".

È quanto sta provando a disegnare lo staff di Unindustria, guidato dal presidente Gianfranco Bisaro. Partendo dalle scuole: perché la formazione di figure professionali all'avanguardia è fondamentale. E puntando sull'attrattività del territorio: da tutti i punti di vista, non ultimo quello della qualità della vita e dell'italian style.

Andrea Bravin, componente il direttivo, ha spiegato nel dettaglio i focus group attorno ai quali si è concentrata l'attività. «Creato un laboratorio in cui gli imprenditori sono stati testimonial per la ripresa della competitività, da una collisione di intuizioni sono nate delle idee». Giovanni Muzzatti, rappresentante in Giunta, ha evidenziato «l'attività della Sezione mirata anche a creare conoscenza tra gli associati per aggregare e creare partnership».
© riproduzione riservata Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino