Stagione di cambiamenti quella post olimpica per Alessandro Fabian. Il triathleta padovano dei Carabinieri, dopo la delusione del quattordicesimo posto a Rio 2016, pensa alla...
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A qualche mese di distanza dalla gara a cinque cerchi, Fabian prova a focalizzare perchè non è riuscito a centrare l'obiettivo sognato di un piazzamento importante: «Rio è stata comunque un'esperienza unica, che mi ha segnato. Ho provato a godermi il piacere di una gara di così alto livello, ma l'ho vissuta con troppa intensità e pressione che mi sono messo addosso da solo. Sono andato fuori gioco a causa mia. Ho dato troppo valore al risultato, devo godermi di più tutti i passaggi, non solo l'obiettivo finale. Come in un bel viaggio».
Un viaggio da cui Fabian è reduce per le vacanze natalizie prima di riprendere la preparazione. «Sono stato in Australia con due amici - rivela - Abbiamo preso un camper e viaggiato per 3.500 chilometri, da Adelaide a Sydney, facendo anche tanto surf».
In questo momento invece Fabian è tornato alla routine di sempre con gli allenamenti in vista del debutto agonistico. «Appena troverò il nuovo allenatore mi sposterò da lui, intanto ho comunque iniziato la preparazione. Quest'anno con tutta probabilità inizierò la stagione con il nuovo circuito di gare veloci, molto spettacolare, che si svolgerà tra Oceania, sud est asiatico e medio oriente. La prima gara sarà proprio in Australia. In Wts (il principale circuito mondiale sulla distanza olimpica, che dà anche i punti per la qualificazione ai Giochi, ndr) debutterò con tutta probabilità a metà stagione».
Al di là del programma delle gare, che è ancora ovviamente molto incerto, per Alessandro Fabian dopo Rio de Janeiro si apre una nuova pagina con nuovo obiettivi e traguardi da ricercare. «Penso che un'altra partecipazione olimpica sia alla mia portata - conclude - Quindi un occhio a Tokyo non può non esserci. Ma non sarà quello il mio unico obiettivo. Penso anche ad altri traguardi, come i Mondiali e gli Europei, e magari anche a qualche gara su distanze più lunghe come il mezzo ironman. Non chiudo la porta a nulla. Compresa la danza: voglio imparare a ballare latino americano».
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Il Gazzettino