LA STORIA MESTRE Quando ha scoperto di essere tra le tre persone ogni milione

LA STORIA MESTRE Quando ha scoperto di essere tra le tre persone ogni milione
LA STORIAMESTRE Quando ha scoperto di essere tra le tre persone ogni milione a rischiare una reazione allergica al vaccino contro il Covid, gli amici gli hanno detto di lasciar...

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LA STORIA
MESTRE Quando ha scoperto di essere tra le tre persone ogni milione a rischiare una reazione allergica al vaccino contro il Covid, gli amici gli hanno detto di lasciar perdere. Ma Imad Rouita il vaccino lo ha voluto a tutti i costi e lo ha ottenuto senza un solo effetto indesiderato con la vaccinazione frazionata in ambiente ospedaliero. «Mi sono affidato alla scienza, e ora quei miei amici che non si sono vaccinati per paura, pur idonei, ci stanno ripensando».

Imad ha deciso di immunizzarsi sotto osservazione all'Angelo: il primo ospedale ad aver già vaccinato in ambito protetto due soggetti allergici all'eccipiente del vaccino. Nessuno dei due pazienti ha riscontrato effetti collaterali e tra pochi giorni sarà il turno di un terzo paziente risultato positivo all'allergene presente nel vaccino. Ma del migliaio di utenti con sospetta allergia, che chiedono comunque di vaccinarsi, solo quattro sono risultati realmente positivi all'eccipiente presente nel vaccino: hanno tra i 20 e i 50 anni d'età. L'eccipiente si chiama polietilenglicole (Peg), ed è l'unico elemento presente nel vaccino mRna (Pfizer e Moderna) riconosciuto ad oggi come potenziale allergene. Nonostante tutto tre dei quattro pazienti allergici hanno comunque richiesto ai medici una modalità sicura per potersi vaccinare, e l'allergologo mestrino Andrea Zancanaro l'ha proposta: «Abbiamo proposto con successo la vaccinazione frazionata - continua - Con questa modalità, ogni dose viene divisa in tre iniezioni somministrate in ambito ospedaliero a distanza di 20 minuti l'una dall'altra. Il paziente resta poi in osservazione per un'ora. L'efficacia è uguale, ma la tollerabilità è molto più alta. Siamo sicuramente i primi del Triveneto a proporla a chi ha l'allergia alle componenti del vaccino».
Il primo è stato Imad Rouita. Veneziano, 27 anni. Fa lo sviluppatore informatico. Si è presentato al centro vaccinale di Mirano il 23 luglio per la prima dose del vaccino. Durante l'anamnesi ha riferito al medico vaccinatore di aver avuto in passato una reazione allergica al Peg. Il medico gli ha detto che prima di essere vaccinato avrebbe allora dovuto andare dallo specialista per verificare la presenza e l'intensità di questa allergia. «E così ho fatto - ricorda Imad - Non mi rassegnavo e mi è stata proposta la vaccinazione frazionata. Non sono stato forzato da nessuno, anzi. I miei amici mi dicevano di no, i miei genitori di sì, i medici mi hanno lasciato libero».

«Altro che no vax - dice il dg dell'Ulss 3, Edgardo Contato - questo dimostra che chi è davvero allergico al vaccino, non solo si vuole vaccinare, ma nel nostro ospedale hub lo può fare in sicurezza e senza reazioni avverse».
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Il Gazzettino