La specificità bellunese prende corsa

La specificità bellunese prende corsa
Scatto in avanti per la specificità: Belluno non è come le altre...

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Scatto in avanti per la specificità: Belluno non è come le altre Province. E si siederà a discutere con la Regione Veneto il trasloco di funzioni e competenze. Da sola e in maniera esclusiva. Ovvero senza le altre Province del Veneto. Perché entro dicembre verrà avviato un tavolo tecnico per definire nei fatti la specificità. Palazzo Piloni lo ha messo nero su bianco su un pre-accordo quadro firmato ieri a Palazzo Balbi con la Regione, con le altre Province e con la Città Metropolitana di Venezia. Un documento che contiene le linee guida per governare il processo di riorganizzazione delle funzioni tra Regione e Province in attuazione della legge 56/2014. Il principio generale è che le Province e la Città Metropolitana di Venezia, quali enti di area vasta previsti dalla riforma Delrio, continuano a esercitare le funzioni non fondamentali conferite dalla Regione, garantendo la continuità dei servizi offerti ai cittadini. Parte ora un'ulteriore fase del processo di riorganizzazione (disciplinato con la legge regionale 19/2015) che prevede una ricognizione delle funzioni e degli standard di servizio e l'individuazione di eventuali proposte di riassetto, a partire dal 2017, che saranno comunque concordate. Per Belluno, però, ci sarà un trattamento diverso. Perché la Provincia dolomitica gode della specificità montana (garantita dalla legge regionale 25/2014 e dall'articolo 15 dello Statuto del Veneto). «Abbiamo ottenuto che la Provincia di Belluno e la Regione avviino entro il 31 dicembre un tavolo tecnico per discutere la graduale attuazione della legge regionale 25 - spiega Roberto Padrin, vice presidente di Palazzo Piloni - Inoltre, il tavolo servirà anche a definire le ulteriori funzioni che la Regione trasferirà a Belluno e le misure di organizzazione del personale». La prima bozza del pre-accordo quadro era diversa: trattava Belluno alla stregua delle altre Province e accennava solo in un passaggio alla specificità. Il documento firmato ieri, invece, è ben diverso. «Si tratta di un grande risultato, ottenuto grazie al gioco di squadra con l'assessore regionale Forcolin e con le altre Province venete - dice Padrin - Questo è il primo atto formale concreto per avviare il tavolo esclusivo tra Belluno e la Regione. Insomma, per dare seguito alla specificità».(((tormend)))
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Il Gazzettino