«La "specialità" attaccata dallo Stato»

«La "specialità" attaccata dallo Stato»
Il rapporto del Centro Studi Sintesi pubblicato dal Sole 24 Ore relativo alla famigerata spending review cominciata dal governo Monti dimostra come Venezia, città unica al...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il rapporto del Centro Studi Sintesi pubblicato dal Sole 24 Ore relativo alla famigerata spending review cominciata dal governo Monti dimostra come Venezia, città unica al mondo, sia stata tra le più penalizzate dallo Stato in materia di trasferimenti: meno 63,8 milioni nel 2014 rispetto al 2010, che in termini percentuali equivale a un meno 66 per cento.

«Questi dati - attacca l'ex assessore Gianfranco Bettin - fanno giustizia di tutte le cialtronate e di tutte le vere e proprie calunnie riversate in questi mesi contro il Comune di Venezia, a partire dall'odiosa e insensata accusa di godere di privilegi assistenzialistici».
A fronte di una media nazionale dei tagli ai Comuni del 43 per cento, Venezia ha perso di più dei altre realtà paragonabili come Roma (-48 per cento) o Firenze (-46) e per Bettin questo si tratta di accanimento.
«Questi dati dimostrano senza ombra di dubbio che è proprio questo il cuore del problema - puntualizza Bettin - l'attacco dello Stato alla finanza locale e, per quanto riguarda Venezia, l'attacco alla sua “specialità”, derivante da indiscutibili condizioni storiche e ambientali e socio-economiche. Il Commissario straordinario, alle prese con il nuovo bilancio, se non seguirà la linea dell'amministrazione che puntava a un serrato confronto con il governo e con lo Stato centrale per rivendicare questa specialità, sceglierà la via dei tagli ancora più sanguinosi, ancora più intollerabili».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino