LA SITUAZIONE PADOVA Nove cortei No Green pass a Nordest, con migliaia di persone

LA SITUAZIONE PADOVA Nove cortei No Green pass a Nordest, con migliaia di persone
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LA SITUAZIONE
PADOVA Nove cortei No Green pass a Nordest, con migliaia di persone scese in piazza al grido di «Libertà!». Ma la Digos di Padova, prima in regione, sta per far scattare già due denunce contro quelli che sono stati individuati come gli organizzatori, due quarantenni residenti in città, accusati di manifestazione non autorizzata. Due, ma non saranno gli unici. Continuano, infatti, le indagini della Digos del capoluogo Euganeo per individuare anche altri organizzatori a livello nazionale della protesta contro l'introduzione della certificazione verde che consentirà a chi è vaccinato o certifica la negatività al virus perché guarito dal Covid o perché si è sottoposto al test, di accedere a ristoranti, spettacoli, centri benessere, sagre e attività varie.

IN TESTA AL CORTEO
«È stato un evento organizzato spontaneamente dai cittadini, una passeggiata per Padova, mai avrei pensato arrivassero 5mila persone. Non è stata richiesta l'organizzazione alla questura per questo» spiega Cristiano Fazzini attivista di Io apro, in passato promotore di altre manifestazioni a Padova, ma che non vuole assumersi la paternità dell'evento patavino: «Se mi spaventa una denuncia? No, abbiamo fatto una passeggiata, non ci sono stati scontri, gli agenti della Digos camminavano al nostro fianco. Se dicono che c'era qualcosa che non andava sarebbe una falsità. È stato tutto pacifico».
I CORTEI
Sabato è stata la volta di Treviso, Padova, Venezia, Vicenza, Verona, Pordenone e Udine: migliaia e migliaia di persone quasi tutte prive di mascherine e incuranti delle regole sul distanziamento sociale, sono scese in piazza per protestare. Tra i cinquemila che sabato hanno invaso Padova, arrivando infine in piazza Duomo, c'erano anche molti volti noti dei partiti di estrema destra e della curva Ultras dello Stadio Euganeo, che già avevano vivamente manifestato a Padova contro i Dpcm dell'allora premier Giuseppe Conte. Nessuna bandiera politica è stata però sventolata durante il corteo.
D'altro canto, vuoi per la posizione centrale rispetto al Veneto, vuoi per la facilità di raggiungerla, la città del Santo è spesso meta di manifestazioni dei No Vax che hanno avuto come ospite d'onore in passato anche Paolo Rossaro, uno dei primi medici contro i vaccini (in questo caso sui bambini) radiato dall'Ordine dei Medici.
Nel caso di sabato, però, la protesta contro il Green Pass ha avuto una platea più ampia: oltre ai No Vax, il fronte degli scettici, dubbiosi o aperti oppositori è molto variegato. E ha l'appoggio anche di quel mondo di commercianti ed esercenti che temono che la certificazione vaccinale possa creare danno alla loro attività.
L'INDAGINE

A Padova non ci sono stati disordini, ma a finire nei guai saranno per ora i due individuati come organizzatori, notati a dirigere il corteo. La Digos li ha segnalati alla Procura per la manifestazione non autorizzata. Sulla vicenda il prefetto Raffaele Grassi è chiaro: «Il prefetto sulla normativa del Green pass è tenuto a far rispettare la legge. Peraltro la manifestazione di ieri non era stata preavvisata e per questi aspetti rimetto ogni valutazione alla Questura per gli eventuali seguiti di competenza. Né tanto meno poteva essere impedita a fronte dei delicati aspetti di ordine pubblico che si devono sempre tener in conto in manifestazioni di questo tipo. Nessuna turbativa sul punto è stata comunque riscontrata».
Marina Lucchin
© riproduzione riservata
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Il Gazzettino