LA SITUAZIONE PADOVA Le vaccinazioni non si fermeranno. Anche con AstraZeneca

LA SITUAZIONE PADOVA Le vaccinazioni non si fermeranno. Anche con AstraZeneca
LA SITUAZIONEPADOVA Le vaccinazioni non si fermeranno. Anche con AstraZeneca consigliato alle persone maggiori di 60 anni. Questo perchè da qui ai primi di maggio il programma...

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LA SITUAZIONE
PADOVA Le vaccinazioni non si fermeranno. Anche con AstraZeneca consigliato alle persone maggiori di 60 anni. Questo perchè da qui ai primi di maggio il programma vaccinale dell'Ulss 6 Euganea in collaborazione con l'Azienda ospedaliera di Padova prevede tappe precise che avranno il loro punto forte con i vaccini Pfizer e Moderna.

I VACCINI
Nei prossimi 30 giorni bisogna completare la dose a tutti gli ottantenni e alle classi dai 75 ai 79 anni, in corso di chiamata. Per poi gettarsi sui superfragili. Che non sono stati dimenticati finora, ma sono 35mila. E dovranno essere raggiunti con una campagna dedicata a loro anche con l'aiuto dei medici di base. Sono le persone che non possono camminare, che devono restare in casa, che beneficiano della legge 104.
Con che armi? Gli 11 mila vaccini Pfizer che stanno andando via in questi giorni. E poi i 20mila che arriverano martedì 14 aprile e gli altri 20mila che saranno ricevuti il 21 aprile. In mezzo una fornitura di Astrazeneca di 2.500 dosi prevista per il 15 aprile e una di 7.700 dosi il 20 aprile. Non sono tantissimi, quindi conviventi o badanti non sono compresi.
NUOVE PRENOTAZIONI
Da sottolineare però che i 6mila ultraottantenni che non sono riusciti a prenotarsi finora, hanno una seconda possibilità. Da ieri per i nati nel 1941 o negli anni precedenti sono state riaperte le liste online esclusivamente online sul portale regionale vaccinicovid.
LA CAMPAGNA
Il dg dell'Azienda ospedaliera, Giuseppe dal Ben ha cominciato con un riassunto. Su 801.915 persone nel territorio fino a ieri ne sono stati raggiunti 203.788. Dato incoraggiante se lo riportiamo alle percentuali. Il 10,9 per cento ha avuto già la prima dose, il 7,3 anche la seconda.
LA PROGRAMMAZIONE
Il coordinamento della campagna vaccinale spetta all'Ulss 6 dunque è stato il dg dell'Ulss 6, Paolo Fortuna a proseguire. E i suoi dati sono impressionanti del fatto di come la penetrazione di internet se usato bene superi ogni metodica attuata prima. L'Ulss ha ottenuto in 48 ore la saturazione delle prenotazioni per le 11mila dosi che ha in magazzino. Se lo avesse fatto per lettera ci avrebbe messo dei giorni a farlo sapere.
Questo permetterà entro martedì di concludere la vaccinazione di due terzi degli ultraottentenni che hanno cliccato (magari per loro i figli, la badante o le farmacie). Ed entro fine mese al massimo ai primi di maggio, con il richiamo dopo 21 giorni dalla prima dose, saranno tutti immunizzati.
LA FIERA
«Le raccomandazioni su AstraZeneca non cambiano la nostra programmazione» ha sostenuto Fortuna. «Ora facciamo 5.200 vaccini al giorno, il nostro obiettivo è di salire 7mila».
Anche per questo il dg ha annunciato che le linee vaccinali della Fiera saranno potenziate. «Attualmente sono 23 e altrettante ne abbiano nei territorio». Per la Fiera si parla di salire a 30, lo spazio c'è. «E da parte del Comune c'è la disponibilità a sostenere i fabbisogni» ha fatto sapere a stretto giro di posta, il sindaco Giordani.
«Entro il mese al massimo ai primi di maggio finiremo gli ottantenni mentre avremo il 40 per cento degli ultra 75enni vaccinati. Poi ci dedicheremo ai fragili. E dopo alle classi di età dai 70 ai 74 anni dove toccherà ai medici di base darci una mano». Esaurite queste categorie si concluderà la protezione delle persone che hanno la maggiore mortalità. «Astrazeneca è indicato per la popolazione sopra i 60 anni - chiarisce Fortuna - dunque un ottantenne può fare AstraZeneca se non è fra le categorie estremamente vulnerabili». La circostanza ha dato origine a qualche problema ieri in fiera dove ci è voluto più tempo per convincere qualche anziano del cambio rispetto al vaccino atteso. E si sono formate code.
I FURBETTI

Il premier Mario Draghi ha lanciato il monito: «Basta con i furbetti che si infilano per avere i vaccini quando non ne hanno diritto, le liste devono essere rispettate». Il direttore generale Fortuna ha voluto precisare la situazione: «Noi abbiamo sempre seguito le indicazioni regionali per le priorità e sono state rispettate».
M.G.
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Il Gazzettino