LA SITUAZIONEPADOVA È un argomento spinoso da qualsiasi parte lo si prenda. In un momento in cui si spinge al massimo per vaccinare la popolazione dire che proprio fra i...
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PADOVA È un argomento spinoso da qualsiasi parte lo si prenda. In un momento in cui si spinge al massimo per vaccinare la popolazione dire che proprio fra i dipendenti delle strutture sanitarie non c'è ancora una copertura totale dà molto fastidio. Eppure ieri il direttore generale dell'Azienda ospedaliera, Giuseppe Dal Ben, e il direttore generale dell'Ulss 6 Paolo Fortuna non si sono sottratti e hanno illustrato i numeri.
Dunque, come avevano già peraltro anticipato in una conferenza stampa una settimana fa, sono 6mila gli operatori sanitari residenti nel territorio di Padova e provincia che ancora non hanno ricevuto il vaccino. La parola residenti è molto importante perché molti di questi vivono qui ma non lavorano in strutture che appartengono all'ospedale o all'Ulss 6. Altra precisazione importante si deve al fatto che non si tratta necessariamente di persone che vogliono rinunciare a vaccinarsi, creando ovviamente un potenziale pericolo in corsia. Dal Ben ieri ha spiegato ancora una volta che molte sono le condizioni che si possono essere create. Da una gravidanza a una malattia estranea, a un rientro nella residenza fuori regione.
Fattostà che nei due ospedali, Giustinianeo e S. Antonio, sono 750 i dipendenti non ancora vaccinati «Il risultato di questo numero è dato dagli elenchi del personale che abbiamo mandato in Regione e che loro hanno incrociato con le persone affettivamente vaccinate. La Regione ci ha rimandato l'elenco epurato e proprio in questi giorni abbiamo invitato le lettere per conoscere dai singoli le ragioni per cui non hanno ancora aderito alla campagna. Quindi presumo che per la prossima settimana sapremo effettivamente quanti sono coloro che non vogliono vaccinarsi».
E a quel punto si potranno prendere i provvedimenti del caso, che vanno dal semplice allontanamento da un posto in cui si venga a contatto diretto con i pazienti a forme più severe. In ogni caso, come ha ricordato il dg Fortuna, ribadendo un discorso molto caro anche a Dal Ben, «con la persuasione e la ricerca stiamo ottenendo buoni risultati al punto che dei 6mila mancanti già mille sono in vaccinazione. Molto si deve anche all'aiuto che abbiamo avuto di primari che hanno controllato la situazione nei loro reparti. Per cui i nostri operatori sanitari non vaccinati oggi sono 600».
I CONTAGI
Intanto sono 151 i nuovi contagiati nell'arco delle 24 ore. «Sono dati che mi infastidiscono un poco» commenta Giuseppe Dal Ben. «Eravamo scesi anche di più, anche sotto i cento, dipende molto e sempre dai comportamenti» insiste. «La presenza o meno del virus è ormai il risultato di come vivono le persone». Vale anche per i vaccini. Mentre si cominciano le seconde dosi per chi si è vaccinato con Astrazeneca qualcuno di coloro che stanno per affrontare la prima dose si pone il problema della seconda in mezzo alle vacanze estive. «Ognuno dovrà pensare se è più importante mettersi in sicurezza o andare via. E in ogni caso anche nei luoghi di vacanza si potrà pensare a degli accordi locali».
M.G.
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Il Gazzettino