I venetisti e gli indipendentisti lanciano la sfida, ma non sono i soli. Martedì a San Marco ci saranno, malgrado il divieto della questura indirizzato a 43 associazioni per...
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Anche Lorenzo Greco di W San Marco annuncia la propria presenza, precisando di non capire perché il suo gruppo rientri tra i 43 diffidati dalla questura: »Siamo veneziani e veneti, non venetisti, e le nostre bandiere nulla hanno di politico o partitico puntualizza Anche quest'anno renderemo omaggio al Santo Patrono». Infine, sul tema interviene lo studioso di cose veneziane Massimo Tomasutti: «Un 25 aprile celebrato con la consueta solennità e divisività ironizza E questa volta, pare, anche con una possibile limitazione della libertà di manifestare. Alla notifica della Questura plaudono alcuni esponenti della sinistra locale. Ma c'è da chiedersi perché la festa della ritrovata democrazia non ne ammetta altre e ben più antiche di questa. Chissa se noi, figli in parte degeneri di uno Stato millenario che diede al mondo un grandissimo patrimonio di forme di civiltà, troveremo almeno una volta una classe dirigente e politica degna di questo nome. Che non ci tradisca ancora, come accade più o meno regolarmente dal 1797».
Il divieto di manifestazioni non ufficiali in area marciana, tuttavia, coinvolge anche chi, come il Comitato Bandiera italiana 17 marzo, contesta apertamente «la calata degli indipendentisti veneti e non». In questo caso con un omaggio alla tomba di Daniele Manin, che per lo stesso motivo dovrà svolgersi nell'omonimo campo: «Il 25 aprile, alle 8.45, ci troveremo con il professor Piero Pasini ai piedi del monumento, per apporvi una composizione di rose con i colori nazionali e tenere un breve discorso spiega il presidente Oliviero Cassarà In tale circostanza esporremo anche il Tricolore di Manin, quello del 1848 con il Leone di San Marco, sintesi di piena unità tra identità locale e nazionale».
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Il Gazzettino