LA SENTENZA UDINE «Al sistema degli enti locali del Friuli Venezia Giulia

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LA SENTENZA

UDINE «Al sistema degli enti locali del Friuli Venezia Giulia lo Stato dovrà restituire più soldi di quanto aveva intenzione di fare. Grande soddisfazione, quindi, e sollecitiamo ora i passi conseguenti che saranno necessari». Il direttore dell'Anci Fvg, Alessandro Fabbro, commenta così la sentenza della Corte costituzionale che ieri ha considerato illegittima la norma con la quale lo Stato aveva deciso di restituire ai Comuni del Friuli Venezia Giulia quanto aveva chiesto in più sull'Imu nel triennio 2012-2015 calcolando il dovuto sul gettito del 2010. Una base di partenza penalizzante, ma rispetto alla quale nulla era possibile fare se non, come ha fatto la Regione, ricorrendo di nuovo alla Consulta, che ieri ha dichiarato illegittimo, «per violazione del giudicato costituzionale di cui alla sentenza 188 del 2016» l'articolo 1 della legge di bilancio 2016. In sostanza nel triennio lo Stato aveva chiesto ai Comuni un versamento a suo favore non sull'Imu effettivamente percepita, ma su quella presunta. Un'azione verso la quale la Regione si era appellata alla Corte Costituzionale, che con la sentenza 188/2016 aveva dato ragione alla ricorrente. «A seguito di ciò ricostruisce Fabbro - si era aperto un tavolo tecnico tra Regione e Stato, il quale aveva deciso di modulare il calcolo dell'entità da restituire sulla base Imu 2010, con uno svantaggio per i Comuni del Friuli Venezia Giulia». Da qui la nuova resistenza e la sentenza di ieri che in definitiva obbliga lo Stato a conteggiare il dovuto sulla base Imu degli anni 2012-2015. Secondo Anci Fvg «avremo più soldi di quello che lo Stato sperava di darci». Per ottenerli, però, «occorre che il presidente Massimiliano Fedriga chieda subito l'apertura di un tavolo tecnico con lo Stato, per definire esattamente il dovuto». In Anci Fvg «soddisfazione» anche per la bocciatura della norma statale che prevedeva che l'importo delle sanzioni per il mancato conseguimento dell'equilibrio di bilancio dei Comuni andasse alle casse Statali anziché a quelle regionali. «Positiva», non da ultimo, la riabilitazione della possibilità di utilizzare l'avanzo di bilancio.

A.L.
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Il Gazzettino