La segnalazione di un macchinista arriva la Polfer ma non c'è nessuno

La segnalazione di un macchinista arriva la Polfer ma non c'è nessuno
Un uomo, non ancora identificato, si aggirava nel pomeriggio di ieri lungo la linea ferroviaria Venezia-Udine, nei pressi della stazione di Lancenigo. A lanciare l'allarme alla...

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Un uomo, non ancora identificato, si aggirava nel pomeriggio di ieri lungo la linea ferroviaria Venezia-Udine, nei pressi della stazione di Lancenigo. A lanciare l'allarme alla polizia ferroviaria è stato un macchinista che si trovava ad attraversare quel tratto di ferrovia, nel comune di Villorba, dove, solo negli ultimi giorni si sono consumati ben tre investimenti mortali. Tra questi l'eclatante caso di Marco Cestaro, il 17enne travolto da un treno passeggeri e morto dopo tre giorni di agonia, il 16 gennaio.

Sentendo l'annuncio, agli altoparlanti della stazione di Mestre, della presenza di una persona che si aggirava sulla linea tra Treviso e Spresiano, in molti hanno temuto potesse essersi nuovamente ripetuto un episodio simile. Così per fortuna non è stato. Erano da poco passate le 16. Precauzionalmente la circolazione dei treni è stata bloccata in attesa delle verifiche del caso. Nella zona della stazione di Lancenigo, quella indicata dal macchinista, sono giunti gli uomini della polizia ferroviaria che tuttavia, non hanno trovato nessuno. Chi aveva tentato un attraversamento avventuroso o peggio un gesto estremo era già lontano. Inevitabili i disagi per i pendolari, costretti ad attendere a lungo, a Mestre, prima di poter partire. A verifiche della polfer eseguite, un convoglio è transitato, lentamente, per compiere una ulteriore perlustrazione della tratta. La circolazione è così potuta riprendere normalmente. Non è purtroppo il primo caso di avvistamenti di persone, soprattutto giovani, lungo i binari sul tratto trevigiano della Venezia-Udine: le segnalazioni da parte dei macchinisti, nei mesi scorsi, non sono infatti mancate e in alcuni casi la polizia ferroviaria di Treviso è riuscita a stanare e punire i colpevoli. L'ultimo caso in ordine di tempo risale proprio a martedì pomeriggio a Sacile, al confine con la provincia di Treviso: un ragazzo è stato visto da un macchinista vicino ai binari e poi si è subito dileguato.
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Il Gazzettino