BELLUNO - (d.t.) Chi l'ha detto che la scuola è fucina di insegnamento? «Prima di tutto è luogo di pensiero». Parole e musica di Paolo Fratte, dirigente scolastico dei Licei...
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Insomma, un mondo ideale, o giù di lì. Ma come è cambiata la scuola? «In meglio. In molto meglio. I ragazzi sono più aperti e più preparati. Gli insegnanti hanno accresciuto la loro consapevolezza. È migliorata anche la praticità: prima si guarda a cosa si deve fare, e poi lo si fa. C'è meno serialità e più elasticità. La scuola è prima di tutto luogo di pensiero, l'insegnamento viene dopo. Anche perché il materiale di lavoro è dolente e paziente: quando ci si muove, bisogna stare molto attenti a ciò che si fa o si dice».
Quindi le riforme della scuola non sono dannose.
«Parlar male della scuola significa non capire cosa avviene nella scuola». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino