La scommessa: i fantastici 4 schierati insieme

La scommessa: i fantastici 4 schierati insieme
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IL COMMENTO
Lo stimolo è fornito dall'avversario. Il Milan veleggia in vetta e sembra non conoscere battute d'arresto. L'Udinese al contrario è partita male, peggio delle aspettative, ma la razionalità che deve accompagnare ogni ragionamento anche riferito al mondo più umorale di tutti, quello del calcio, suggerisce di avere pazienza. I motivi di questa interpretazione sono evidenti e inequivocabili, e aderiscono alla qualità della rosa a disposizione di Luca Gotti. Con un grande sforzo economico, e nonostante il periodo di crisi collettiva che sta soffocando i club di casa nostra come quelli del resto d'Europa, la proprietà ha messo a disposizione del tecnico sul quale ha puntato, un materiale di prim'ordine. Al di là delle qualità calcistiche degli interpreti, anche a livello finanziario va sottolineato come ci siano almeno quattro stipendi che vanno al di là degli obiettivi prefissati da parte del club friulano. Rodrigo De Paul è il primo della lista, in quanto simbolo inequivocabile del club sul rettangolo verde, ma anche monito a tutte le società che a lui si sono avvicinate in estate pensando di poterlo prendere a prezzo di saldo. Nulla da fare: l'argentino è rimasto il leader tecnico di un progetto che ha tutte le potenzialità di poter diventare più ambizioso del previsto. Il discorso si allarga per i suoi connazionali Pereyra e Pussetto, entrambi arrivati dal Watford testimoniando in maniera concreta quanto i Pozzo abbiano a cuore le sorti bianconere, specie considerando le alternative di guadagno sui cartellini. Infine Gerard Deulofeu. Al di là del fatto che per il catalano la sfida contro il Milan abbia un sapore particolare, visti i trascorsi esaltanti in maglia rossonera, il talento nato e cresciuto nella Masia all'ombra di Leo Messi ha qualità che gli potrebbero consentire di essere protagonista in club che facciano parte del gotha del calcio continentale. La scelta ponderata di metterlo a disposizione dell'Udinese è il segnale più evidente che la volontà è puntare in alto.

TATTICA
A questo punto si apre anche lo spazio per alcune riflessioni dal punto di vista tattico. Perché se da un lato è vero che il modulo di Gotti ha portato risultati innegabili nella fase finale della passata stagione, dall'altro va sottolineato come l'avvio di questo campionato abbia fornito segnali palesemente discordanti. Sta mancando equilibrio in fase difensiva e bisogna far convogliare la qualità di cui si dispone in un impianto di gioco che la valorizzi, fino a esaltarla. La riflessione che ne scaturisce è legata alla possibilità di far coesistere nello stesso modulo tattico i quattro top di cui abbiamo appena parlato. Un'idea percorribile, secondo il parere di chi scrive, potrebbe essere quella di disegnare un 4-3-3 con la contestuale presenza dal 1' di De Paul e Pereyra come mezzeali d'inserimento sulla linea mediana e di Pussetto e Deulofeu come esterni alti, per affiancare il centravanti via via scelto dal tecnico come quello più adatto ad affrontare l'avversario di turno. Okaka o Lasagna che sia. Un'idea in più sulla quale lavorare, ma che al di là della possibile fattibilità nel pratico fornisce un esempio concreto della profondità qualitativa della rosa messa a disposizione di Gotti. Tocca a lui, magari già a partire dalla sfida contro l'avversario più in forma del campionato. Del resto, se deve essere svolta, che lo sia fin dall'inizio.

Michele Criscitiello
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino