Un avviso sul portone degli uffici di Palazzo X Savi per comunicare la scadenza delle concessioni di canoni demaniali marittimi

Un avviso sul portone degli uffici di Palazzo X Savi per comunicare la scadenza delle concessioni di canoni demaniali marittimi
VENEZIA Un avviso sul portone degli uffici di Palazzo X Savi, sede dell'ex Magistrato alle Acque, per comunicare che la scadenza delle concessioni di canoni demaniali...

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VENEZIA Un avviso sul portone degli uffici di Palazzo X Savi, sede dell'ex Magistrato alle Acque, per comunicare che la scadenza delle concessioni di canoni demaniali marittimi, abitualmente prevista per il 31 marzo, è stata prorogata al 31 maggio a causa dell'emergenza Covid 19.


In realtà le informazioni sul sito del Provveditorato alle Opere pubbliche, pur inserite il 24 marzo scorso, a una settimana dal termine, riportavano ancora la data sbagliata.
Per questo è suonata come una beffa, per molti artigiani, l'essersi messi in regola nel timore di una eventuale decadenza della concessione, essenziale, per molti, per lavorare, al pari delle dotazioni strumentali.
«La stragrande maggioranza delle aziende che pagano queste tasse sono chiuse, senza lavoro, non fanno incassi, e per reperire la liquidità in parecchi sono dovuto ricorrere al prestito in banca. Un prestito inutile e dannoso, quello fatto per una gabella che si poteva posticipare e che in molti hanno pagato lo stesso dicono alla Confartigianato di San Lio perché con quelle risorse le aziende potevano far fronte ad altre spese e scadenze urgenti come, una su tutte, il pagamento dei dipendenti».
Sono circa 120 le aziende artigiane che fanno riferimento alla Confartigianato e che sono interessate dal tema delle concessioni demaniali marittime, che si occupano di vari settori che spaziano dall'edilizia ai bar, che pagano dai 300 euro a parecchie migliaia per assolvere all'obbligo.
«Nonostante l'attuale situazione sottolinea il Direttore di Confartigianato Venezia Gianni De Checchi - registriamo ancora una volta che i tempi della burocrazia sono follemente distanti anni luce dalla realtà e da quelli necessari al mondo imprenditoriale. E senza il minimo sussulto d'adeguamento».

Ci si potrà dunque mettere in regola entro il 31 maggio, utilizzando i modelli F24Elide: l'importo dovuto saràdello 0.75 per cento inferiore rispetto a quello pagato lo scorso anno. Per i titolari di spazio acqueo minimo, quello da 20 metri per imbarcazioni da diporto senza scopo di lucro, il canone da corrispondere sarà di 186,87 euro. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino