LA RIVOLUZIONE Faranno capolino tra dipinti di arte sacra, tra Madonne con il

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LA RIVOLUZIONEFaranno capolino tra dipinti di arte sacra, tra Madonne con il bambino, vedute, dame in broccati e pizzi e gran signori. Di primo acchito sembrerà di trovarsi...

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LA RIVOLUZIONE
Faranno capolino tra dipinti di arte sacra, tra Madonne con il bambino, vedute, dame in broccati e pizzi e gran signori. Di primo acchito sembrerà di trovarsi davanti ad una foto. Ma guardando bene si vedrà che no, sono i ritratti iper realisti di Gabriele Grones. Il grande artista contemporaneo nativo di Arabba e ora noto a livello internazionale entra a Palazzo Fulcis. A fine agosto, la data precisa ancora non c'è, è previsto il taglio del nastro all'esposizione che vedrà come curatore Gabriele Lorenzoni del Mart di Rovereto. Sarà la prima volta che l'arte contemporanea entra al museo civico di via Roma e, novità nella novità, lo farà inserendosi con discrezione all'interno delle sale allestite con opere antiche. Non verrà allestita al piano sottotetto del Palazzo, dove finora hanno trovato posto tutte le mostre temporanee proposte dal Comune e dalla Fondazione Teatri, ma la ventina di opere sarà appesa tra le collezioni permanenti. Sarà come stupirsi a ogni stanza, come vedere un museo nuovo. «La mostra è concepita come un dialogo tra l'artista contemporaneo e la collezione permanente spiega Denis Ton, il curatore dei musei civici di Belluno -. Sarà l'artista stesso a selezionare una ventina tra le sue tele, sia ritratti che nature, e a costruire il dialogo con il resto del museo». L'artista, che ora si trova in America, ha già effettuato un paio di sopralluoghi.

«Perché Grones? Perché rispetto a tante operazioni di arte contemporanea aggressive spiega Ton -, la sua si pone in un dialogo reale ed effettivo rispetto alle collezioni di carattere storico, non in contrasto come tanti altri artisti. La pittura di Grones è imbevuta di cultura e denota una forte comprensione dell'arte antica, per questo è capace di sposarsi benissimo con essa». Resteranno esposti fino a fine novembre. Al Fulcis, poi, si sta lavorando anche ad altro. Sono in cantiere un paio di mostre nello spazio ex Pub Carrera, mentre non si sa ancora se e quando si farà la mostra dedicata ai Leoni di San Marco per la quale era stato prodotto il catalogo lo scorso anno. In occasione di Oltre le Vette, infine, il terzo piano tornerà ad ospitare una mostra contemporanea dedicata a Dino Buzzati.
Alessia Trentin
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Il Gazzettino