La rivoluzione di Renata

La rivoluzione di Renata
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Nel momento in cui Renata Codello si accinge ad assumere un nuovo e prestigioso incarico, desidero dare atto di un modo di gestire la soprintendenza e i rapporti con le realtà cittadine che non stento a definire rivoluzionario e che mai avevo visto prima. Non sempre le rivoluzioni sono fatte di gesti eclatanti, spesso sono fatte di comportamenti quotidiani semplici e chiari. E devo dire che di soprintendenti ne ho visti passare tanti, ma mai nessuno che accettasse veramente di uscire dal paludato e burocratico mondo un po' esclusivo del salotto buono per confrontarsi con l'altra faccia del restauro e della conservazione, quella non accademica, ma del saper fare. Quella cioè degli artigiani. L'architetto Codello ha sempre capito l'importanza di mantenere a Venezia il livello eccellente di artigiani e piccole imprese che la città ancor possiede, ma che rischia di perdere anche per l'ottusità di una classe dirigente che privilegia una gestione degli appalti che mette al centro la grande impresa a discapito del piccolo artigiano. Con questa logica e questo spirito ci ha guidato nel restauro delle statue danneggiate a martellate nelle chiese nel 2004, nel ripristino della statua del Rioba alla Madonna dell'Orto e nel restauro delle balaustre del Ponte di Rialto nel 2009 che cadevano a pezzi. Interventi che Confartigianato Venezia ha fortemente voluto e che sono stati realizzati dai restauratori veneziani e dal Consorzio dei Tajapiera per testimoniare l'esistenza e la capacità di questi incredibili maestri, ma che senza Renata Codello non sarebbero mai stati possibili. Interventi da cui è uscito più forte questo settore, ma che devo dire non sono serviti a cambiare l'approccio burocratico, asettico e dirigistico degli uffici comunali, evidentemente mai spinti e mai guidati da una volontà politica precisa di preservare e tutelare questo patrimonio che Venezia sta perdendo.

Spero vivamente che chi sostituirà Renata Codello abbia con noi lo stesso spirito di collaborazione e di apertura; noi da parte nostra cercheremo di essere sempre propositivi.

* Direttore Confar-tigianato Venezia Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino