La rivolta dell'opposizione: «Stravolgimenti inaccettabili»

La rivolta dell'opposizione: «Stravolgimenti inaccettabili»
IL NO COMPATTOTRIESTE È un no compatto quello delle opposizioni in Consiglio regionale al disegno di legge omnibus questa settimana al vaglio dell'Aula con centinaia di...

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IL NO COMPATTO
TRIESTE È un no compatto quello delle opposizioni in Consiglio regionale al disegno di legge omnibus questa settimana al vaglio dell'Aula con centinaia di emendamenti da esaminare e votare.

«Non possiamo accettare stravolgimenti come quelli che vediamo oggi (ieri, ndr) commenta il capogruppo del Pd Sergio Bolzonello -; è necessario riconquistare un'autorevolezza del Consiglio che questa maggioranza sta perdendo». Dunque, riferendosi a Piero Mauro Zanin (Fi), rincara: «Il presidente deve fare il presidente e far funzionare l'Aula e le commissioni che non sono di proprietà dei presidenti di commissione: il problema è che i consiglieri di maggioranza di centrodestra hanno appaltato le loro prerogative di legislatori alla Giunta. Tutto ciò avviene con il consenso del presidente Zanin, al quale evidentemente va bene farsi depotenziare».
Per Ilaria Dal Zovo (M5s) «Giunta e maggioranza non si smentiscono. Anche in quella che doveva essere una legge di manutenzione dal contenuto tecnico arrivano, ancora, emendamenti sostanziali, in barba agli accordi che erano stati presi tra capigruppo». Secondo la capogruppo grillina «già la presentazione di una nuova omnibus, a meno di due mesi dall'approvazione della precedente, è quantomeno un'anomalia sul piano legislativo che svilisce il ruolo del Consiglio regionale. Ma in questo caso il centrodestra si era preso l'impegno di non presentare emendamenti in aula che andassero a stravolgere il contenuto del provvedimento». Dal Zovo conclude: «Stavolta tocca addirittura alla programmazione sanitaria, con pezzi di riforma e soluzione di controversie portati avanti attraverso emendamenti, senza i necessari confronti e approfondimenti».
Fortemente contrariato anche il Patto per l'Autonomia: «Ci troviamo, per l'ennesima volta osserva Massimo Moretuzzo - in una situazione completamente diversa: basti pensare che, tra i molti emendamenti, ce ne sono alcuni che fanno parte di una pianificazione sanitaria che aspettiamo già da tempo e che non sappiamo nemmeno se è completamente delineata. Non si può affidare la scelta sul ruolo dei singoli ospedali a un emendamento di una omnibus».
Per Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) «questo modo di legiferare improvvisato è dannoso per la regione. Presentare emendamenti in extremis negando audizioni e modificando quanto approvato qualche mese fa è pericoloso. La programmazione sanitaria e quella edilizia non possono essere oggetto di un emendamento in zona Cesarini»; inoltre «prevale l'assenza di dialogo con il territorio e con i legittimi portatori di interesse».

Di «Consiglio calpestato nella propria dignità» parla Tiziano Centis (Cittadini): «Importanti decisioni vengono calate dall'alto con emendamenti dell'ultimo minuto, così la partecipazione di tutti i gruppi consiliari è messa in seria difficoltà: tutto questo nasconde una grave insicurezza del governo Fedriga».
E.B.
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Il Gazzettino