LA RIFLESSIONE BELLUNO «La nostra vera gara inizia oggi». Non ha dubbi

LA RIFLESSIONE BELLUNO «La nostra vera gara inizia oggi». Non ha dubbi
LA RIFLESSIONEBELLUNO «La nostra vera gara inizia oggi». Non ha dubbi Lorraine Berton presidente di Confindustria Belluno Dolomiti che mette il dito nella piaga dei collegamenti...

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LA RIFLESSIONE
BELLUNO «La nostra vera gara inizia oggi». Non ha dubbi Lorraine Berton presidente di Confindustria Belluno Dolomiti che mette il dito nella piaga dei collegamenti vero, antico problema per il bellunese. L'occasione è la puntuale analisi a Mondiali conclusi di cosa hanno lasciato con la consapevolezza che, ci fosse stato il pubblico, forse il bilancio non sarebbe stato così positivo.

L'ANALISI
Ecco dunque la riflessione di Berton: «Cosa resterà di questi Mondiali 2021? È la domanda che mi faccio a poche ore dalla conclusione di questo straordinario evento iridato, parafrasando una nota canzone. Restano sicuramente la bellezza delle nostre montagne e la capacità organizzativa dimostrata dai vari soggetti coinvolti, a partire dalla Fondazione, che si è dimostrata uno strumento valido, in grado di dialogare con le Istituzioni e i singoli territori. Resta una vetrina internazionale, le cui opportunità, sul medio e lungo periodo, dobbiamo sfruttare con lungimiranza, sviluppando strategie accorte di marketing. Resta l'emozione di un territorio che ha rialzato la testa e che si è scoperto un'eccellenza mondiale riconosciuto e riconoscibile. Resta una Cortina che si riconferma Regina della montagna e unica vera capitale delle Dolomiti Unesco, patrimonio dell'Umanità. Resta tanto orgoglio per aver offerto al mondo una bella pagina di sport nel mezzo di una feroce pandemia».
TALLONE D'ACHILLE
Ed ecco l'affondo sulle cose che non vanno, sulle criticità di una provincia che, dal punto di vista viario e infrastrutturale, è letteralmente in ginocchio; se serviva una prova bastava mettersi in viaggio nell'ultimo fine settimana. E la presidente Berton puntualizza: «La viabilità in tilt di domenica sull'Alemagna è l'ennesima pagina triste di una storia senza fine, figlia di una politica miope e di una strategia assente, di ritardi incomprensibili. Chiediamoci con franchezza. Se i Mondiali non fossero stati a porte chiuse a causa delle restrizioni derivanti dal Covid, le nostre strade avrebbero retto l'impatto? Siamo onesti: sarebbe stato un dramma, una figuraccia davvero mondiale con il solito scaricabarile tra enti e politici.
L'AGENDA
Questa consapevolezza deve spingerci a concentrare proprio sul tema delle infrastrutture le nostre forze e quelle del Governo appena nato, forte di due ministri bellunesi, un fatto più unico che raro. Mancano cinque anni alle Olimpiadi, cinque anni per decidere che senso dare al nostro futuro. I Mondiali hanno confermato che il territorio c'è, così come l'impegno di operatori e imprese. Manca una programmazione che sia degna di questi territori. Il Governo Draghi ha aperto nuove prospettive e c'è un Recovery Plan che potrebbe dare un nuovo impulso alla montagna. La nostra vera gara inizia oggi». E non potrebbe che essere così.

Giuditta Bolzonello
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Il Gazzettino