LA RICORRENZA TREVISO Il 15 novembre del 1957, la chiesa di Cristo Re a Selvana

LA RICORRENZA TREVISO Il 15 novembre del 1957, la chiesa di Cristo Re a Selvana
LA RICORRENZATREVISO Il 15 novembre del 1957, la chiesa di Cristo Re a Selvana veniva eretta a parrocchia. Le cronache dell'epoca riferiscono di come il vescovo Antonio Mantiero,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LA RICORRENZA
TREVISO Il 15 novembre del 1957, la chiesa di Cristo Re a Selvana veniva eretta a parrocchia. Le cronache dell'epoca riferiscono di come il vescovo Antonio Mantiero, nella sua decisione, dovette anche superare le resistenze del parroco di Santa Maria del Rovere, di cui fino ad allora Selvana era stata succursale, ovviamente non troppo contento di perdere territorio, fedeli (ed elemosine).

IL COMPLEANNO
A sessant'anni di distanza, la parrocchia selvanese celebra l'anniversario: mercoledì scorso, nella data precisa della ricorrenza, con una santa messa e un pranzo comunitario, oggi con un concerto. Alle 16, in chiesa, il Coro inCanto, diretto da Marina Bottacin e con l'accompagnamento all'organo di Giovanni Feltrin, eseguirà musiche di Pachelbel, Rheinberger, Guerrero, Monteverdi. Nel secondo dopoguerra, questa borgata era ancora ben lontana dall'urbanizzazione attuale: le funzioni religiose si celebravano in un granaio di Villa Saccardo, senza finestre e con una scala malmessa come unico accesso. Fu un gruppo di abitanti della zona ad impegnarsi strenuamente per poter creare un luogo di culto degno, mettendo a disposizione denaro e immobili e avviando varie iniziative, compresa la sagra ancora in programma. Tra tutte, spicca la figura di Ippolita Fanna, proprietaria di Villa delle Rose, insieme a suoi familiari. La prima pietra venne posata nel 1950, ma dopo un'interruzione causata dalla mancanza di fondi, la prima messa venne officiata solo nel 1955, con i lavori ancora non del tutto completati. Nel 1956 venne assegnato anche un sacerdote stabile, don Egidio Imoli, diventato un anno dopo il primo parroco. Curiosità: l'intitolazione originaria doveva essere al Cuore immacolato di Maria, poi mutata in Cristo Re. Un cammino lungo, a volte travagliato (basti pensare che la consacrazione ufficiale è avvenuta solo nel 1983), ma che continua tuttora con vitalità. E che va dunque celebrato.
M.Z.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino