La riclassificazione di trenta immobili infiamma il Consiglio

La riclassificazione di trenta immobili infiamma il Consiglio
Una riclassificazione per ben 30 immobili diversi sparsi nel territorio veneziano e delle isole lagunari. Ieri sera trambusto in consiglio di Municipalità per un pacchetto di...

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Una riclassificazione per ben 30 immobili diversi sparsi nel territorio veneziano e delle isole lagunari. Ieri sera trambusto in consiglio di Municipalità per un pacchetto di pratiche che richiedevano la votazione su una riclassificazione di questi, in parte o totale. Immobili di privati, piccole cose ma anche di grandi dimensioni che avevano messo in allarme i consiglieri. In pratica, per molti casi di trattava di errori formali, ad esempio sui giardini, di immobili che erano già case e che resteranno tali. Per altri, invece, i consiglieri di maggioranza hanno espresso il dubbio che la riclassificazione possa essere l'anticamera del cambio d'uso. Le posizioni più difficili sono due: la vetreria Mian a Murano e palazzo Donà di Venezia. Tra sospensioni della maggioranza, richiesta di stralci di alcune posizioni, la minoranza che ha criticato il fatto di non aver potuto discutere degli argomenti in commissione, la serata ha assunto toni molto accesi, con urla tra il presidente Andrea Martini e Odino Dell'Antonio della lista Brugnaro. Tredici pratiche le avevamo votate già un anno e mezzo fa e non abbiamo capito perché erano inserite di nuovo in questa delibera - ha detto Valentina Serena, presidente della commissione urbanistica - alla fine abbiamo scoperto che si erano arenate in segreteria. La delibera è passata con voto favorevole ma su palazzo Donà e la vetreria di Murano è stato aggiunto un parere che specifica le perplessità della maggioranza. Una riclassificazione con la definizione nr, ossia Novecentesco, significa che è possibile qualsiasi modifica interna e secondo noi sono cose che meritano approfondimento e non ci possono arrivare pochi giorni prima della votazione continua Serena. Critico Pietro Bortoluzzi di Fratelli l'Italia, che polemizza contro la maggioranza per non aver convocato la commissione nonostante ci fossero i tempi.

L'urgenza era per accelerare le pratiche per adeguamenti burocratici solo per chi dichiara di far residenza, visto che l'amministrazione ha scartato dal pacco le sei posizioni che potevano rendere ricettivo l'immobile - dice - invece con questa delibera si favorisce la residenza, aggiustando alcuni errori. (m.lamb.)
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Il Gazzettino