LA RICHIESTA BELLUNO La Piazza dei Martiri va maggiormente curata: dalla questione

LA RICHIESTA BELLUNO La Piazza dei Martiri va maggiormente curata: dalla questione
LA RICHIESTABELLUNO La Piazza dei Martiri va maggiormente curata: dalla questione delle buche pericolose, alla manutenzione della fontana con gli stemmi dei 69 comuni,...

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LA RICHIESTA
BELLUNO La Piazza dei Martiri va maggiormente curata: dalla questione delle buche pericolose, alla manutenzione della fontana con gli stemmi dei 69 comuni, all'esigenza di omogeneità delle plafoniere dei lampioni pubblici. Lo suggerisce il consigliere comunale Francesco Pingitore, del Patto Belluno Dolomiti, attento osservatore di quella che un tempo era piazza Campedel. «Cominciamo col segnalare che sarebbe ora di finirla a rimpiazzare i tasselli di porfido mancante con dell'asfalto: oltre ad essere un lavoro grossolano risulta anche inefficace, perché il bitume si stacca quasi subito», esordisce Pingitore che chiede alla giunta di parlare della questione della viabilità cittadina e alla sua pericolosità, segnalata «nei giorni scorsi, anche pubblicamente, sulla stampa da cittadini che hanno vissuto oltre 50 anni in centro storico». C'è poi la fontana del parco di Piazza dei Martiri: «Benché i volontari l'abbiano appena pulita essa risulta già sporca fa sapere il consigliere -. Allora mi chiedo se non sia il caso di svecchiarla e di pensare ad una speciale verniciatura interna per mascherare la sporcizia che inevitabilmente si deposita al suo interno: penso agli smalti che si notano in alcune fontane, che ricordano piscine di un tempo». Infine i lampioni. «Ho notato che non c'è omogeneità fra loro, allora chiedo se il Comune non voglia uniformare le plafoniere con delle simili, magari antichizzate - prosegue Pingitore -. Lo stesso farei per i cestini, il degrado in un capoluogo non è un bel biglietto per il turista, ecco che qualche piccolo cestino in ferro in più, forse farebbe comodo».

Il ragionamento che però intende fare il consigliere comunale del Patto, Francesco Pingitore, s'estende alla visione che si vuole avere dell'intero salotto della città: «L'ultima parte dell'amministrazione Prade, infatti, venne dedicata al concorso di idee per ripensare la piazza. Venne fatta in quel momento per poi esser sviluppata, qualora fosse stato rieletto Antonio Prade, in seguito. Invece nulla. L'amministrazione che gli succedette a parole disse che intendeva proseguire nel lavoro racconta Francesco Pingitore ma a parte sistemare le due edicole in un altro posto, permettere l'installazione di dehors tra l'altro uno diverso dall'altro, non è stato più fatto nulla. Così come la riposa del porfido, l'ultimo intervento fu fatto dall'allora assessore Michele Carbogno, sempre amministrazione Prade. E ora? A nove anni dall'era Massaro cosa è stato fatto per la piazza?». (Fe.Fa.)
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Il Gazzettino