LA REPLICA BELLUNO Fa ancora discutere il caso riportato nei giorni scorsi della

LA REPLICA BELLUNO Fa ancora discutere il caso riportato nei giorni scorsi della
LA REPLICABELLUNO Fa ancora discutere il caso riportato nei giorni scorsi della sindacalista che ha vinto la causa contro l'Inps. Il titolo spiegava: «Sindacalista marina...

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LA REPLICA
BELLUNO Fa ancora discutere il caso riportato nei giorni scorsi della sindacalista che ha vinto la causa contro l'Inps. Il titolo spiegava: «Sindacalista marina l'ufficio: l'Inps la licenzia ma lei la spunta».

Su questo interviene l'Inps che con una nota vuole fare alcune precisazioni. «Preme evidenziare - scrive il direttore provinciale Gabriella Bond - come l'Istituto abbia il compito, attraverso il corpo Ispettivo, di controllare che i versamenti contributivi ai lavoratori siano in regola con la normativa, in difetto deve sospendere gli effetti del contratto ai soli fini previdenziali e chiedere al datore di lavoro di regolarizzare. L'Inps non può licenziare nessuno, facoltà in capo al solo datore di lavoro ed in circostanze molto circoscritte».
Fulvia Bortoluzzi, sindacalista Cgil, con sentenza del giudice di Belluno era stata riammessa al secondo contratto di lavoro, considerato dall'Inps non corretto, tanto che vennero accantonati contributi e retribuzione dopo che venne annullato il rapporto di lavoro con la Filcams. «La signora Bortoluzzi infatti ha sempre mantenuto il proprio incarico professionale - precisa l'Inps - , né le è stato contestato mai alcun comportamento non corretto nello svolgimento del suo rapporto contrattuale. Il giudice del Lavoro, in questo caso, era chiamato a definire in via giudiziale la natura del contratto applicato. Il lavoratore avrà sempre la convenienza ad avere una posizione assicurativa corretta, che gli permetterà di chiedere ed ottenere le legittime prestazioni a suo favore».
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Il Gazzettino