La reliquia arrivata da Venezia, la prima volta dal lontano 1652

La reliquia arrivata da Venezia, la prima volta dal lontano 1652
IL VIAGGIOPADOVA «Non un gesto magico o folcloristico, ma un atto di fede». Il patriarca Francesco Moraglia ha sottolineato, con queste parole, il senso del pellegrinaggio che...

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IL VIAGGIO
PADOVA «Non un gesto magico o folcloristico, ma un atto di fede». Il patriarca Francesco Moraglia ha sottolineato, con queste parole, il senso del pellegrinaggio che ha portato la reliquia di Sant'Antonio, l'osso dell'avambraccio sinistro, custodita nella basilica della Madonna della Salute sin dal 1652, a ricongiungersi con il corpo del Santo a Padova, dove ha poi celebrato la Messa trasmessa in diretta tv da Rete Veneta.

LUOGHI DI RISCATTO
«La Messa è il momento culminante di una giornata che ci ha visti attraversare non solo territori, ma luoghi che, in questo anno di pandemia, sono diventati spazi umani di sofferenza, di cura, di lutti e guarigione e che ora sono per noi luoghi della memoria e del riscatto», ha esordito il patriarca nella sua omelia. Un gesto, quello di mettersi in moto da Venezia per arrivare a Padova, che per i fedeli «richiama anche oggi la volontà di ritornare a Dio, di rivolgersi a Lui, di convertirsi, ossia di camminare lungo le strade di Dio».
Dopo la preghiera sull'altare della Salute, la reliquia è partita su una barca attraversando il Canal Grande fino a piazzale Roma. Quindi in terraferma la peregrinatio antoniana ha fatto sosta negli ospedali dell'Angelo a Mestre, in quello di Dolo, covid hospital della provincia, con la cerimonia in cortile, con il passaggio anche nella parrocchia di Sant'Antonio a Marghera: niente processioni o cortei, vietati per evitare il rischio di assembramenti nel tempo del Covid, ma comunque momenti di raccoglimento molto sentiti. Tra le autorità presenti, l'assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, i sindaci dei Comuni interessati o gli assessori delegati, il direttore generale dell'Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato.
Così, quest'anno, la festa liturgica di Sant'Antonio, uno dei Santi più venerati del mondo, ha unito ancora di più Venezia a Padova. Moraglia ha riflettuto sulle difficoltà del tempo presente: «Abbiamo percorso le strade che attraversano le nostre città, i nostri paesi, proprio dove la gente vive le fatiche e le gioie quotidiane. Strade di terra e di acqua; ciò che ci sta a cuore è che sono le strade che vogliamo diventino di più i luoghi dell'incontro e della comunione». Sant'Antonio è punto di riferimento per i fedeli.

Alvise Sperandio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino