LA REGIONE TRIESTE «Il rapporto fra positivi al Covid-19 rispetto alla popolazione

LA REGIONE TRIESTE «Il rapporto fra positivi al Covid-19 rispetto alla popolazione
LA REGIONETRIESTE «Il rapporto fra positivi al Covid-19 rispetto alla popolazione e la mortalità dà evidenza di come il Friuli Venezia Giulia sia fra le regioni del Nord quella...

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LA REGIONE
TRIESTE «Il rapporto fra positivi al Covid-19 rispetto alla popolazione e la mortalità dà evidenza di come il Friuli Venezia Giulia sia fra le regioni del Nord quella che ha una situazione migliore», ha affermato ieri il presidente della Regione Massimiliano Fedriga.

Tuttavia, proprio d'innanzi alle prossime «due settimane con maggior tensione» riguardo l'emergenza epidemica, come ha rivelato il vice presidente e assessore alla Salute Riccardo Riccardi, «stiamo valutando anche l'isolamento dei familiari dei positivi, perché c'è un'alta percentuale di asintomatici», ha annunciato Fedriga. Sono le informazioni cardine che ieri hanno dato in apertura della seduta del Consiglio regionale.
CHIUSURE EFFICACI
«Le misure di contenimento sono quelle di maggior successo contro il virus e nella nostra regione, pur con tutte le cautele del caso, stanno funzionando», ha esordito il presidente Fedriga, ripercorrendo le tappe dell'emergenza, a partire dalle prime decisioni, che hanno comportato la chiusura delle scuole pur non avendo contagi.
Il presidente ha riconosciuto «la grande collaborazione dei cittadini nel rispettare le misure messe in atto», ma ha anche annunciato l'idea di «mettere in atto ulteriori strumenti per abbassare l'indice di contagio», perché «l'obiettivo è ridurre sempre di più il numero dei contagiati da positivo per uscire nel più breve tempo dall'epidemia» e quindi «far ripartire l'economia».
TEST INEFFICACI
Quanto ai tamponi, «siamo in contatto con l'Istituto superiore di sanità che certifica l'impossibilità di fare tamponi a tutti», ha detto, ricordando che hanno «una affidabilità del 75-80%». È meglio effettuare tamponi ripetuti da riservare però a categorie più a rischio «in primis quella dei sanitari che affrontano l'emergenza in prima linea».
L'ULTIMO SFORZO
Approvvigionamento di attrezzature e di dispositivi individuali di sicurezza restano le due «stringenti necessità», con un riferimento in particolare alla richiesta dei caschi per le terapie sub intensive. «Averne ha detto Fedriga ci consentirebbe di alleggerire il carico delle terapie intensive, trasferendo i pazienti in miglioramento».
Anche perché «entro la metà del mese di aprile il Fvg dovrebbe raggiungere il picco di maggior tensione», ha infatti affermato Riccardi, riferendosi ai modelli scientifici che sin dall'inizio hanno accompagnato le valutazioni della Giunta regionale in raccordo con il comitato tecnico scientifico. Tre gli indicatori costantemente monitorati: contagi, terapie intensive e decessi.
ALCUNI NUMERI
Il numero dei contagi «a oggi ha raggiunto le 1.500 unità. I 98 decessi hanno in media 83 anni e pluri patologie, aggravate dal virus. Sessantuno sono i pazienti in terapia intensiva, 236 i ricoveri ospedalieri, 84 i guariti definitivamente; 13.400 i tamponi effettuati, con una media superiore a quella nazionale».

Antonella Lanfrit
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino