TRIESTE - La Regione è pronta ad affrontare le situazioni critiche di diversi Comuni in difficoltà per chiudere i bilanci entro giugno, soprattutto a causa di provvedimenti...
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Il caso emblematico è quello del Comune di Lestizza, il cui sindaco Geremia Gomboso (peraltro fra i ribelli anti-Unioni territoriali) segnala uno striminzito gettito Imu una volta detratta la quota dovuta allo Stato, ma anche l'abolizione della Tasi sulla prima casa e quella dell'Imu agricola. «Anche se decidessimo di aderire all'Unione - spiega Gomboso - riusciremmo a risolvere soltanto un terzo del "rosso" di bilancio attuale», che vale oltre 100mila euro.
Ma come risponde Mamma Regione? «I casi sono due - premette l'assessore Paolo Panontin - e cioè occorre verificare se si tratti di situazioni provocate in via esclusiva da dettati nazionali o se, per contro, la condizione debba ricondursi anche a scelte locali».
Nel primo caso, «la Regione è fin d'ora pronta a sedersi attorno a un tavolo ed esaminare ciascuna situazione di criticità, intervenendo se necessario anche con risorse finanziarie da attingere dalla manovra estiva di assestamento, se non sussistano altre disponibilità finanziarie o altre leve». Ma nella seconda evenienza Panontin prefigura prospettive assai differenti: «Qualora si riscontrasse una condizione di pre-dissesto, entrerebbe in gioco la Sezione di controllo della Corte dei conti con un piano di rientro, da gestire poi in tandem fra la Corte medesima e la Regione, come già è avvenuto per le situazioni di Dogna e Villa Santina».
M.B.
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Il Gazzettino