«La Regione ci finanzia, il Comune no»

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(cdm) «Il problema di Borgo stazione è che sinora non c'è stata una strategia se non quella di sentire i commercianti, che da 5-6 anni continuano a ripetere le stesse cose. Gli esercenti pensano ai loro interessi, è legittimo, ma gli interessi dei commercianti non sempre collimano con quelli dei cittadini o dei giovani residenti. Su questo, secondo noi, c'è spazio per lavorare». La pensa così Umberto Marin, di Time for Africa, che un anno fa ha aperto proprio qui, nel cuore della casbah udinese, la Biblioteca dell'Africa. «Bisogna ripensare la strategia sul quartiere, che è bello, vivibile, animato. Ma non c'è mai stata una vera strategia di integrazione culturale, né con questa amministrazione né con quella precedente. Qui il 34% della popolazione è di origine straniera. Bisogna puntare al rafforzamento della coesione sociale». Per questo, Marin non si capacita del fatto che «la Regione ci ha cofinanziato un progetto di sviluppo della coesione sociale in borgo stazione, ma il Comune, che pure è venuto alla presentazione, poi non ci ha sostenuto con altre risorse». Sinora «abbiamo fatto 4 focus group con cittadini, commercianti, giovani e associazioni e abbiamo avviato un percorso per gli educatori di strada, che sono otto. Abbiamo sospeso per il covid, ma riprenderemo a settembre». Secondo Marin «la ricetta non è la repressione, ma valorizzare i punti di forza. Ma se poi le attività culturali del Comune finiscono in via Vittorio Veneto non funziona. Se la Regione ci cofinanzia e il Comune non ci sostiene, vuol dire che non ha capito il tentativo che stiamo facendo».

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Il Gazzettino