LA RAINBOW CUP È TREVIGIANA `

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TREVISO Il sogno è diventato realtà. Il Benetton ha vinto la prima Rainbow Cup battendo nella finale di Monigo i Bulls sudafricani. Un risultato storico per i biancoverdi e per...

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TREVISO Il sogno è diventato realtà. Il Benetton ha vinto la prima Rainbow Cup battendo nella finale di Monigo i Bulls sudafricani. Un risultato storico per i biancoverdi e per il rugby italiano. È il primo successo internazionale del XV biancoverde: dopo 15 scudetti, 4 coppe Italia e due Supercoppe, la Treviso rugbistica ora si può fregiare anche di un trofeo internazionale. Un successo arrivato al termine di una stagione travagliata, con una prima parte difficile: in Pro14 nessuna vittoria, anzi, tutte sconfitte. Poi il mutamento, con l'avvento della Rainbow Cup che dalla prossima stagione coinvolgerà ancor più in maniera diretta le formazioni del Pro14 e quelle sudafricane. Una Rainbow Cup giocata da grande squadra, senza conoscere sconfitte, fino alla finale di ieri, giocata a Treviso e dominata contro i Bulls di Jake White, tecnico abituato ad allenare solo grandi team.

LA PRIMA VOLTA
Ieri, però, i Bulls hanno conosciuto la loro prima sconfitta in una finale internazionale dopo aver conquistato anche tre volte il Super Rugby. Ci si aspettava il XV sudafricano e invece ecco uscire il Benetton che ha letteralmente dominato l'avversario, forse un po' sorpreso da tanta capacità e caparbietà trevigiana. In alcuni momenti il Benetton ha dato anche lezione di rugby ai maestri sudafricani, ha giocato una partita superlativa, quasi perfetta, dimostrando tanta solidità e soffrendo solo alcuni minuti, nella parte centrale del primo tempo, quando i Bulls hanno dato la parvenza di poter cominciare a credere al successo ma, come detto, è stata questione di minuti. Pressione e difesa del Benetton hanno costretto il XV ospite a giocare al limite, un Benetton che avrebbe anche potuto dare più spessore al proprio margine ma alla fine, le 5 mete realizzate, contro appena una subìta, bastano e avanzano per capire quale e quanta sia stata la differenza.
ONORE DELLE ARMI
I Bulls hanno dimostrato come si sapeva tanta fisicità, ma parecchi limiti a livello di gestione, anche perchè costretti a tanti errori dal Benetton. Treviso ha risposto da grande squadra alla capacità fisica dei sudafricani, in alcuni momenti ha dovuto fare gli straordinari per arginare la potenza del XV ospite, ma ne è valsa la pena. Una vittoria voluta e costruita, sfruttando anche alcune ingenuità dei Bulls, come ad esempio la seconda meta, quella di un ex, il tallonatore Corniel Els, arrivato a Treviso a gennaio proprio da Pretoria, la casa dei Bulls. Se i Bulls erano i favoriti, il campo ha fatto vedere un film ben diverso dalle previsioni, con Treviso che ha confezionato la vittoria già nel primo tempo, segnando tre delle cinque mete e incrementando nella ripresa.

Ennio Grosso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino