La ragazza era figlia adottiva di un medico e di una docente

La ragazza era figlia adottiva di un medico e di una docente
Due morti avvolte nel giallo, due vite spezzate nel fiore della giovinezza a pochi giorni di distanza l'una dall'altra. Adria è nuovamente sotto shock per la morte di una ragazza...

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Due morti avvolte nel giallo, due vite spezzate nel fiore della giovinezza a pochi giorni di distanza l'una dall'altra. Adria è nuovamente sotto shock per la morte di una ragazza di 24 anni, Francesca Bisco. È stata trovata morta a Londra, in circostanze ancora tutte da chiarire. «Soffocamento», riferiscono fonti vicine alla famiglia. Frutto probabilmente di un gesto estremo, messo in atto forse con l'utilizzo di un sacchetto. Le autorità londinesi vogliono vederci chiaro e hanno disposto l'autopsia.

Un lutto che colpisce la seconda città del Polesine a neppure una settimana dalla morte di Carlotta Portieri, lanciatasi nel vuoto dall'appartamento che divideva in Cina con il fidanzato. Anche questa una tragedia tinta di giallo, con la famiglia della giovane incapace di credere alla tesi del suicidio nonostante gli Sms partiti dal suo telefonino all'indirizzo dei genitori e del fidanzato lascino poco spazio ai dubbi. La polizia cinese ha già archiviato il caso come suicidio e i resti mortali di Carlotta, cremata sul posto, dovrebbero far rientro in Italia a giorni.
Francesca Bisco si era trasferita in Inghilterra da circa un anno e mezzo per studiare informatica: viveva a Dalston, a nord-est della City. Originaria dell'Etiopia, la 24enne era stata adottata da bambina da Francesco Bisco, ortopedico e traumatologo alla Casa di cura di Porto Viro, titolare anche di un agriturismo con annesso circolo ippico ad Adria. Il decesso della giovane è avvenuto nella notte tra venerdì e sabato: ad accorgersene sarebbe stata una delle studentesse con cui la ragazza polesana divideva l'appartamento.
Francesca si era diplomata in Scienze umane al liceo Bocchi-Galilei di Adria e poi si era iscritta al corso di Scienze infermieristiche a Rovigo. La mamma, Simonetta Siviero, è un'ex docente di matematica alla scuola media del Conservatorio Buzzolla. Francesca lascia i fratelli Serena, Enrico e Camilla. Era la quarta figlia della coppia, adottata quasi in età scolare. Nelle scorse settimane la giovane era stata raggiunta dai genitori a Londra: avevano voluto starle vicino per aiutarla a superare un momento di depressione dovuto anche al fatto che il fratello maggiore Enrico, con cui aveva vissuto per un periodo a Londra, aveva deciso di fare ritorno in Italia. Francesca, oltre all'impegno dello studio, lavorava anche come cameriera in una paninoteca. Sempre a Londra stava perfezionando il suo inglese e frequentava un corso di informatica. Ad alcune amiche aveva raccontato di trovarsi bene e di essere felice. Cosa sia effettivamente accaduto venerdì sera nelle sue ultime ore di vita, se sia stato un malore improvviso a stroncarla o un atto deliberato in piena coscienza, sarà l'autopsia a chiarirlo.
La pista del suicidio sembra quella più avvalorata dagli investigatori inglesi, sebbene siano in corso verifiche scrupolose sulle ultime ore di vita della ragazza polesana.

La famiglia già ieri mattina si è mesa in contatto con il Consolato italiano a Londra, per poter avere informazioni precise sia sull'andamento delle indagini sia sulle pratiche da sbrigare per il rimpatrio del corpo della ragazza.
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Il Gazzettino