La rabbia del mister: «Mai offesa»

La rabbia del mister: «Mai offesa»
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LA DIFESA
TREVISO «Quando ho letto il comunicato della Figc riguardante la partita sono rimasto allibito. Mai avrei pensato a una squalifica così pesante: 7 mesi, sono davvero tanti». Ad affermarlo è il 37enne Iames Roggia, allenatore del Real Stroppari e libero professionista, di Marostica. Nelle sue parole tanta amarezza ma nemmeno l'ombra di pentimento o scuse. È lui il mister colpito duro dal giudice sportivo (Delegazione Figc di Bassano) che lo ha appiedato fino al 30 giugno 2019. Roggia è deluso e amareggiato per gli esiti della movimentata partita di Seconda categoria tra Ca Ba Marchesane e Stroppari (3-2 il finale) diretta da Sara Semenzin, 19enne arbitro di Volpago della sezione di Castelfranco. «I fatti - spiega il mister con pacatezza - non sono andati come scritto sul comunicato. L'arbitro ha esagerato nel riportare i miei comportamenti. Forse uno stop ci stava ma la squalifica di 7 mesi è esagerata. Non c'è stata violenza, non ci sono stati i toni descritti».

IL RICORSO
L'allenatore sta cercando una strada per riabilitarsi: «Sto attivando la proceduta di ricorso, tutto è ora affidato all'avvocato Leonardo Rebecchi del Foro di Vicenza, esperto in giustizia sportiva. Sono stato denigrato con questa sentenza non solo dal punto di vista sportivo ma professionale. Non mi era mai capitata una cosa del genere in tanti anni che alleno. Stiamo valutando a tutela della mia immagine la strada da percorrere sia dal punto di vista sportivo e poi legale. Mi riservo come procedere, con l'avvocato Rebecchi, anche per richiedere eventuali danni». Il mister ha la morte nel cuore e tanta rabbia in corpo: «Quanto descritto nel referto non è il mio modo di agire in un campo di calcio. Qualcuno si dovrà assumere le responsabilità, non passerà in alcun modo in secondo piano, ne vale della mia immagine. La lunga squalifica è un'ingiustizia».
LA SOCIETÀ

Sui fatti interviene anche Paolo Russo, ds del Real Stroppari. «Conoscendo Iames che è una persona mite e pacata, chiarisce - la sentenza è esagerata. L'arbitro è stato offeso pesantemente dal pubblico e chiedo scusa. Non è giustificabile quel comportamento. L'ammenda è giusta come le squalifiche ai giocatori (5 gare a Louriga del Stroppari, 3 a Anzilero della stessa società e 4 a Zanovello del Marchesane, ndr) che hanno esagerato, ma non è corretta per il mister. Non vorrei - puntualizza il ds - che nella concitazione dei fatti siano state raccolte frasi non sue visto che ha lasciato il campo tranquillamente. A fine gara non so. Mi dà fastidio si generalizzi sul fatto che era la giornata contro la violenza sulle donne. Violenza di genere che non ci deve essere. Ripeto, le offese ci sono state e vanno condannate, ma la squalifica del mister è troppo pesante. Chi lo conosce sa che lui non è così. Prima del risultato per noi conta l'etica sportiva e dispiace sia stato infangato il nome della società».
Michele Miriade
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Il Gazzettino