LA QUOTIDIANITÀ ROVIGO I rodigini sono fedeli alla messa. L'allarme coronavirus,

LA QUOTIDIANITÀ ROVIGO I rodigini sono fedeli alla messa. L'allarme coronavirus,
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LA QUOTIDIANITÀ
ROVIGO I rodigini sono fedeli alla messa. L'allarme coronavirus, scoppiato alle porte del Polesine nelle ultime 48 ore, ha creato un allarmismo tale da rendere necessarie alcune precauzioni alche in vista delle celebrazioni liturgiche festive, ma il riscontro del sabato sera e della domenica sembra essersi rivelato positivo.

LA DIOCESI
Don Enrico Turcato, coordinatore del settimanale diocesano abbinato ad Avvenire, a nome della diocesi di Adria-Rovigo, ha spiegato la situazione delle parrocchie della città. «Ho sentito alcuni confratelli - spiega - e l'opinione condivisa è che non ci siano state assenze significative nelle chiese. Di sicuro c'è stato un po' di calo, ma potrebbe essere dovuto al fatto che il calendario scolastico regionale ha previsto tre giorni di vacanza per il carnevale e così molte famiglie si sono spostate in località di vacanza. Si tratta di una situazione che si ripete periodicamente. Le persone che sono rimaste in città, anche i bambini, sembrano avere frequentato regolarmente le celebrazioni. Abbiamo comunque spiegato a tutte le messe le misure di precauzione che erano state decise sabato, cioè la distribuzione dell'eucarestia in mano e la sospensione della stretta di mano, incontrando il favore dei fedeli, che si sono sentiti sollevati. Abbiamo anche annullato le attività ludiche come le feste di carnevale, per non creare maggiore preoccupazione e pericoli. Da lunedì (oggi per chi legge, ndr) il problema non sarà urgente per la Chiesa, perché le attività per i primi giorni della settimana sono molto limitate. Ora non ci rimane che attendere le indicazioni che giungeranno dalla autorità civili, cui ci atterremo con impegno e con le quali vogliamo collaborare per cercare di gestire questa emergenza nel migliore dei modi».
GIRI DOMENICALI

Sul fronte profano egualmente non si sono avute particolari ripercussioni. Nei supermercati, nei centri commerciali o al cinema non si sono notate significative riduzione di persone, che hanno deciso in ogni caso di trascorrere la domenica come al solito, o anche andando a fare le spese per la mancanza di tempo nei giorni infrasettimanali.
Sofia Teresa Bisi
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino