LA PROVINCIA PORDENONE Le Province devono tornare subito. Il Coordinamento di

LA PROVINCIA PORDENONE Le Province devono tornare subito. Il Coordinamento di
LA PROVINCIAPORDENONE Le Province devono tornare subito. Il Coordinamento di Fratelli d'Italia, riunito per un confronto e un'analisi congiunta dello schema del disegno di Legge...

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LA PROVINCIA
PORDENONE Le Province devono tornare subito. Il Coordinamento di Fratelli d'Italia, riunito per un confronto e un'analisi congiunta dello schema del disegno di Legge Esercizio coordinato di funzioni e servizi tra gli enti locali del Friuli Venezia Giulia e istituzione degli Enti regionali di decentramento amministrativo, ha approvato il testo con alcune osservazioni contenute in un documento politico che presenterà alla giunta regionale, sperando venga apprezzato il contributo sul dibattito. «Come premessa di fondo, Fratelli d'Italia ritiene che il programma elettorale della maggioranza in Regione potrà dirsi completamente rispettato solo e soltanto attraverso la costituzione di un ente elettivo di area vasta che restituisca al territorio l'autonomia normativa e gestionale che era in capo alla Provincia». A dirlo il portavoce provinciale di Fratelli d'Italia, Emanuele Loperfido. «Non misure correttive sulla precedente riforma Uti, quindi, ma l'istituzione di un nuovo ente ex novo, incardinato nel territorio e rispondente direttamente ai bisogni dei cittadini».

L'URGENZA
«La riforma Serracchiani - Panontin - Bolzonello afferma il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Alessandro Basso - si è configurata come un provvedimento autoritario, frettoloso e calato dall'alto senza possibilità di modifica; ha cancellato un ente eletto dal popolo sovrano, presidio di democrazia che aveva proprio la funzione di collante dell'area vasta, che per sua natura aveva la capacità di prendere in mano, coordinare e spesso risolvere con successo, i temi e i nodi di importanza intraterritoriale». Fratelli d'Italia sostiene la scelta di potenziare ulteriormente le competenze da assegnare al costituendo ente intermedio, attribuendogli le funzioni precedentemente svolte dalla Provincia, ritenute dai Sindaci vere e proprie emergenze, come viabilità, manutenzioni stradali, scuola, contributi. «Abbiamo immaginato nel nome Ente di area vasta Pordenonese un riferimento più incisivo alla riproposizione di un modello consolidato preesistente alla sciagurata riforma Serracchiani - Panontin - Bolzonello», specifica Basso.
ELEZIONE

Diversi dubbi sono emersi poi sull'individuazione di un Presidente tecnico eletto dai componenti dell'Assemblea: va ristabilito il primato della politica come assunzione di responsabilità verso il cittadino elettore e, soprattutto, bisogna restituire i finanziamenti, il personale e gli investimenti tolti.
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Il Gazzettino